Tradizione ed innovazione costante, hanno reso Eurogames un’azienda leader a livello internazionale nel settore delle attrazioni per il divertimento

Nata nel 1969 da un’idea di Domenico De Carlo per produrre le allora rivoluzionarie macchine a batteria per bambini, Eurogames dopo 50 anni mantiene ancora una conduzione familiare e un forte radicamento locale, nel solco della tradizione, ma con una visione internazionale. Infatti, attualmente l’azienda è leader sul mercato grazie ad un prodotto caratterizzato da elevati standard qualitativi, sia sotto il profilo dell’innovazione, sia per quanto concerne la sicurezza. Un trend positivo che dura praticamente da mezzo secolo, guidato principalmente dal binomio tradizione/innovazione, che sempre ha caratterizzato la strategia aziendale. “Per noi – afferma Fabio De Carlo, presidente e CEO di Eurogames – la base delle performance aziendali, risiede nella passione, nel lavoro di squadra e nella soddisfazione che deriva dal conseguimento degli obiettivi. Sono fermamente convinto che il “clima familiare” che caratterizza le relazioni interpersonali all’interno dell’azienda, rappresenti il primo e vero fattore di successo. Naturalmente, ad esso si deve aggiungere un’organizzazione aziendale basata sulle competenze, sulla fiducia e sulle motivazioni”. Fabio entra in azienda a metà degli anni ’90, con gli ambiziosi obiettivi di aumentare la produzione, il numero dei modelli e di ampliare il mercato di riferimento; I numeri attuali gli danno ragione: Eurogames produce oltre 1.500 unità di 100 diversi prodotti in 7 categorie: mini Car e mini Moto a batteria, Go- Kart per adulti e ragazzi, Big Car, Bumper Boat, Bumper Car, Piste e Piscine, Decorazioni e Accessori. In 20 anni il fatturato è più che triplicato, così come la sede aziendale che può contare sugli attuali 6.500 metri quadrati. Realizzati con materiali di prima scelta, tutti i prodotti di Eurogames e la relativa componentistica sono fabbricati al 100% in Italia, con un elevato livello qualitativo. Grazie al reparto interno dedicato alla Ricerca e Sviluppo, l’azienda è leader incontrastata nel settore, in virtù delle caratteristiche innovativo/funzionali che non si riscontrano nelle produzioni dei competitors. Anche l’attenzione al cliente non teme confronti; non solo Eurogames garantisce l’assistenza post-vendita ma fornisce un servizio di completa customizzazione, nel caso in cui il cliente presenti particolari esigenze distintive, rispetto al prodotto standardizzato. “Le Mini Car di Eurogames – sostiene De Carlo – sono attualmente la somma e il risultato di una lunga tradizione di qualità, di ricerca e di pensiero innovativo. Queste caratteristiche ci hanno permesso, nel corso della crisi intervenuta dal 2009, di non assumere una posizione totalmente difensiva ma di rispondere con un atteggiamento proattivo. Abbiamo scelto di diversificare i mercati, rivolgendoci in particolar modo a quello internazionale; la direzione si è rivelata corretta ed oggi posso dire che, rispetto a molte situazioni in cui le aziende hanno subito pesanti ripercussioni, siamo riusciti solo a ridurre l’orario lavorativo per un certo lasso di tempo, mantenendo fatturato e personale”. La vocazione internazionale di Eurogames è confermata dal fatto che essa esporta tra l’80 e il 90% del fatturato totale e che almeno uno dei suoi prodotti è presente in più di 100 Paesi. Questo significa che i suoi giochi sono commercializzati praticamente in tutto il mondo, tramite una rete di rivenditori certificati, con prevalenza di Inghilterra, Germania e Francia. Quanta differenza, se si pensa alla situazione di 50 anni fa! Allora, perché mantenere ancora vivo il “fuoco” della tradizione? “Come si è potuto intuire già in precedenza – conclude De Carlo – uno dei valori aggiunti più importanti per noi, è rappresentato dalla continuità del patrimonio tradizionale ereditato nel corso degli anni. Perciò, continueremo a guardare sempre in avanti ma con un occhio di riguardo al passato, in quanto credo che innovazione e tradizione non siano altro che due facce della stessa medaglia, perché quando si innova non si crea nulla di nuovo ma si continua e migliora l’esistente. Se vogliamo, anche il mantenimento della “familiarità” nella proprietà dell’azienda va collocato in un contesto di tradizione e l’inserimento dei miei due figli consente ad Eurogames di essere giunta alla terza generazione: un fatto che mi rende particolarmente orgoglioso”.