Domenica 26 maggio voteremo in 20 dei 30 comuni della provincia. CNA Forlì-Cesena, che ha fatto della presenza capillare sul territorio una sua cifra distintiva, incontrerà nelle prossime settimane tutti i candidati sindaco. E lo farà presentando una piattaforma unica, supportata da una campagna di comunicazione, imperniata sullo slogan “CNA lo fa”, che è stata presentata giovedì 4 aprile a Forlì, in una conferenza stampa con Lorenzo Zanotti e Franco Napolitano, rispettivamente presidente e direttore generale di CNA Forlì-Cesena.

CNA parte da alcune considerazioni: da mesi viviamo appesi al filo delle previsioni sulla nostra economia, divulgate dai vari organismi internazionali. Stime purtroppo sempre in calo. E così, a forza di erodere decimali, siamo scesi dal +1,3% di crescita previsto in autunno al -0,2% stimato dall’Ocse nei giorni scorsi.

Nella provincia di Forlì-Cesena contiamo 9,4 imprese ogni 100 abitanti. Anche a livello nazionale, il 95% delle imprese ha meno di 10 addetti. La piccola impresa, che dà lavoro all’80% degli occupati nel settore privato, è il più grande datore di lavoro in Italia. Un quadro economico nazionale di grande incertezza è appesantito dal ritardo strutturale del Paese. Ne soffrono in modo particolare artigiani, piccoli e medi imprenditori. Per sostenere questo tessuto, CNA Forlì-Cesena presenta ai candidati proposte molto concrete, spesso a costo zero. Realizzarle o meno dipende solo dalla volontà politica.

La piattaforma presentata da CNA parte da uno sguardo d’insieme, poiché ci sono politiche che vivono su una scala sovra comunale, nelle quali è fondamentale il ruolo delle Unioni dei Comuni: strategie condivise, omogeneità delle tariffe e dei regolamenti; avviando anche percorsi di fusione tra comuni e potenziando le infrastrutture materiali e immateriali.

A livello di fiscalità locale si può fare molto per sgravare le imprese, le indagini dell’ufficio studi CNA parlano chiaro. CNA chiede una riduzione delle aliquote IMU per gli immobili di natura strumentale, fino alle aliquote di base; in materia di rifiuti di incentivare l’economia circolare (riduco, riuso, riciclo). È favorevole a una tassa di soggiorno omogenea, destinata in toto allo sviluppo turistico, che potrebbe costituire un importante volano di crescita. Semplificazione: è fantascienza chiedere uno scadenzario comune per il pagamento dei tributi locali, con le stesse cadenze e la stessa modulistica?

L’indagine CNA Comune che vai burocrazia che trovi denuncia una situazione insostenibile per chi ha intenzione di aprire un’impresa. Il numero degli adempimenti e delle autorizzazioni è tale da scoraggiare chiunque. I costi indiretti per le imprese sono dolorosi quanto quelli diretti. CNA chiede di ridurre al minimo i tempi e la burocrazia: un libro unico in ambito sovracomunale per ogni settore (es. urbanistica, regolamenti di igiene, ambiente, ecc…); ricorso all’autocertificazione nel rapporto tra impresa/cittadino e amministrazione; preferire gli adempimenti in via telematica a quelli a sportello.

CNA chiede in sostanza di sostenere quelle piccole medie imprese che costituiscono l’ossatura reale del nostro tessuto economico e sociale. Riferimenti concreti sono: appalti pubblici a km 0, col superamento del massimo ribasso e il pagamento diretto dei subappaltanti; dialogo diretto col sistema delle imprese; sussidiarietà; rigenerazione urbana; sostegno all’artigianalità; valorizzazione dei centri storici; riutilizzo di spazi e contenitori dismessi; sostegno alle imprese virtuose, alle neo imprese e ai percorsi di continuità aziendale.

Un tema da sempre caro a CNA è quello della difesa della legalità: la microcriminalità verso le imprese è in aumento e senza controllo su alcune aree del territorio, così come l’abusivismo dilagante. Quest'ultimo, che colpisce tutti i settori, rappresenta ormai la prima forma di evasione fiscale, oltre che di competizione sleale nei confronti delle aziende che operano nella trasparenza, danneggiando sia le imprese che osservano le regole, sia il cliente finale che non può contare sulla qualità di prodotti e servizi.

Su tutti questi temi CNA non smetterà di lavorare, ora nell’interlocuzione con i candidati alle elezioni amministrative, poi in maniera continuativa durante l’intero mandato; a partire da una forte convinzione: solo se politica, cittadini e imprese hanno una visione e un orizzonte comune si potranno raggiungere importanti risultati per il territorio. Siamo tutti noi a fare la differenza. Per questo, la campagna CNA si conclude con: Nella forza delle imprese il benessere del nostro territorio.

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