Segnali di consolidamento del patrimonio di imprese: potrebbe essere la sintesi della fotografia emersa dai dati. Al netto delle imprese agricole e del passaggio di una impresa importante del commercio all’ingrosso da Longiano a Cesena, l’analisi complessiva rivela una sostanziale stabilità nel numero di imprese tra il 2017 e il 2016 (-65 pari, a -0,8%), ma un incremento consistente del numero di dipendenti (+1.164, pari a +3,5%). Assistiamo a un consolidamento delle imprese (i dipendenti medi, passano dal 4,1 del 2016 al 4,3 del 2017), che non crescono nel numero ma nella consistenza: è un segnale positivo, dopo anni di valori negativi.
In merito ai comuni, la situazione è simile ovunque: stabilità nel numero di imprese e incremento dei dipendenti, che aumentano tra il 5% e il 7%. Fanno eccezione San Mauro Pascoli, in cui la crescita dei dipendenti è del 2% e Longiano per quanto detto sopra.
Le vere differenze si manifestano nei singoli settori e in modo piuttosto omogeneo tra i territori.
A fare da traino sono i servizi (+0,9 imprese e +8,9% dipendenti), con Cesenatico e Gatteo locomotive di tutto il territorio.
“Segno – nota Marco Gasperini, presidente di CNA Est Romagna – che il turismo e le attività correlate hanno dato linfa, aiutate anche dalla meteorologia. Ora, è necessario perseguire politiche di investimento, per consolidare il trend positivo”.

In crescita l’occupazione anche nel settore manifatturiero: -2% di imprese ma +3% di dipendenti, con Cesenatico e San Mauro in testa.
“L’export – prosegue Gasperini – è l’altro elemento di sviluppo, e i dati lo confermano. Non a caso a San Mauro abbiamo il nostro importante distretto del calzaturiero ma per sostenerne le imprese, è necessario agevolare la loro costante evoluzione, con scelte che ne aiutino gli investimenti. Bene il super ammortamento, per capirci, male la regione che non sta mettendo a disposizione risorse per l’acquisto di nuovi macchinari, come in passato”.

Continua la contrazione del settore dei trasporti, che vede ridursi il numero di imprese del 2%, pur mantenendo stabili i dipendenti.
Cala anche il commercio, condizionato da Longiano (-1% imprese e dipendenti), ma anche qui Cesenatico è in controtendenza, con l’aumento dell’8% dei dipendenti.
“Per sostenere il commercio e garantire regole omogenee, occorre incrementare la lotta agli abusivismi – afferma Gasperini – per cui abbiamo presentato diverse proposte alle singole amministrazioni.  Va anche risolta la stortura della disomogeneità fiscale tra imprese tradizionali e i colossi dell’ecommerce”.
Fanalino di coda il settore delle costruzioni, in cui continua la diminuzione generalizzata delle imprese e degli addetti (-2%).
“Notiamo – conclude Gasperini – una controtendenza tra chi fa le ristrutturazioni e il settore tradizionale. Nel primo caso qualche segnale positivo c’è e come CNA da tempo puntiamo sulla rigenerazione urbana come linfa per la ripartenza del settore”.