I nonni si confermano sempre di più una risorsa per la crescita e lo sviluppo dei nipoti, cittadini del futuro, soprattutto oggi che vivono di più e in buona salute rispetto al passato. Sono persone vitali, piene di energia e inseriti a pieno titolo nella società moderna. Tra le generazioni le relazioni sono diventate più strette e affettuose e si fondano sul rapporto di cura dei più piccoli quando i genitori lavorano. Questi i temi che verranno affrontati nel corso della Assemblea annuale di CNA Pensionati Forlì-Cesena prevista per sabato 13 dicembre alle 9.15 presso la sede CNA di Forlì, in via Pelacano 29. Il programma prevede una relazione introduttiva di Paola Fava, segretaria CNA Pensionati Forlì-Cesena, gli interventi di Chiara Salerno, psicologa-terapeuta e di Beatrice Tragni, segretaria nazionale CNA Pensionati. Concluderà i lavori il direttore generale di CNA Forlì-Cesena Franco Napolitano, presiede Sauro Soprani, presidente provinciale CNA Pensionati.

“I pensionati associati a CNA Forlì-Cesena ad oggi sono 6.822 – spiega Sauro Soprani, presidente CNA Pensionati Forlì-Cesena – persone che spesso hanno iniziato a lavorare giovanissime, molte impegnate anche nelle iniziative dell’Associazione e nel sociale. Il trend di aumento dei nostri soci in pochi anni è stato del 20%, infatti nel 2008 erano 5672. Le dinamiche demografiche, infatti, sono molto cambiate:  è cresciuto il numero di persone nella fascia di età da 60 a 74 anni, ma ancora di più tra gli over 75. CNA Pensionati ha dato un forte contributo, insegnando a considerare le persone che invecchiano non come soggetti deboli e fragili, ma a prendere atto della realtà di persone che si sentono ancora attive e che sono un supporto indispensabile per la famiglia, soprattutto ora che stiamo attraversando ancora una profonda crisi”. 

Paola Fava, segretaria CNA Pensionati Forlì-Cesena, motiva così la scelta dell’argomento: “crediamo sia importante avviare questo percorso per identificare meglio chi sono i nonni di oggi, che ruolo svolgono e quale risorsa rappresentano all’interno della famiglia, in un’epoca caratterizzata da un’accresciuta fragilità psicologica. I giovani entrano sempre più tardi nel mondo del lavoro e più tardi costruiscono una famiglia, poiché diventano genitori quando ottengono lavori che offrono maggiore stabilità economica. In questo contesto è  fondamentale il ruolo dei  “nuovi nonni”, in quanto i giovani adulti che intraprendono la costruzione della loro famiglia, hanno sempre più bisogno di un sostegno emotivo ed economico da parte dei genitori. In Italia sono 12 milioni i nonni che accudiscono 7 milioni di bambini.  Soprattutto in realtà come le nostre dove sono molte le donne che lavorano rispetto ad altre regioni, il nonno e la nonna rappresentano un ancoraggio sicuro nei momenti di difficoltà, un sostegno nella gestione della casa. È stato calcolato che il babysitteraggio gratuito dei nonni si traduce in un risparmio complessivo di 24 miliardi per le famiglie, ma spesso anche in una minore spesa pubblica. L’incontro di sabato 13 dicembre, sarà l’occasione per approfondire, grazie anche alla presenza di una psicologa, i profili relazionali legati all’essere nonni, sapendo che una buona qualità della vita in famiglia può rappresentare un solido punto di riferimento per realizzare e mantenere la coesione familiare.”