Lo afferma una nota di CNA Pensionati.

“Accogliamo con favore l’idea di estendere il bonus alle pensioni minime nella prossima legge di stabilità – commenta Sauro Soprani, Presidente di CNA Pensionati Forlì-Cesena – ma questo non basta. Non si possono ignorare esigenze di spesa, incomprimibili, dei pensionati come quelle legate alla salute. In più gli over 65 negli ultimi anni hanno trasferito parte del loro reddito ai figli in difficoltà economiche e lavorative. Mettere loro in tasca qualcosa in più significherebbe, senza alcun dubbio, far crescere proprio quei consumi che stentano a ripartire”. 

“Sappiamo che le risorse sono scarse – aggiunge il Presidente di CNA Pensionati – ma l’estensione del bonus ai pensionati, non solo quelli al minimo, va fatta. Se il problema è di risorse, il governo dovrebbe tenere conto del reddito familiare per distribuire gli 80 euro solo a chi veramente ne ha bisogno”. 

“Non si tratta di tirare una coperta molto corta verso l’una o l’altra categoria – conclude Soprani – ma di individuare coloro che, per necessità, sono i migliori candidati a mettere in circolazione quei soldi senza tenerli nel cassetto, soldi che il governo ha tanto faticosamente trovato. Ricordo, a questo proposito, che poco meno della metà dei pensionati italiani percepisce un assegno inferiore a mille euro. Si tratta di circa 7 milioni di persone che, con 80 euro in più, consumerebbero senz’altro beni di prima necessità dando così quella spinta tanto attesa all’economia.