Contaminazione: questa la parola d’ordine che ha caratterizzato l’incontro tra i Giovani Imprenditori di CNA e le start up incubate da Cesena Lab, che si è tenuto nel tardo pomeriggio di lunedì 24 marzo presso la sede “dell’acceleratore di imprese innovative” di Cesena (è il termine con il quale descrivono se stessi).
E contaminazione c’è stata, anzi c’era già stata, come ha illustrato Stefano Campagnolo, titolare della start up Gaiag (analisi ambientali da satellite per il settore agricolo), che grazie alla frequentazione del sistema CNA è riuscito a costruire una avanzatissima “filiera”, a partire proprio dai Giovani Imprenditori (AlmaSpace e Matecam) per la realizzazione di un satellite proprietario.
Ma questo è solo un esempio. Con la modalità del barcamp si sono susseguiti gli interventi dei titolari dei giovani imprenditori CNA e delle start up, che hanno illustrato non solo i contenuti delle proprie attività, ma anche le loro esperienze e le ambizioni imprenditoriali.
Storie che uniscono tecnologia, creatività e sapere, determinando il fattore di successo principale per l’affermazione delle imprese e dei professionisti sul mercato.
Alcune star up sono già costituite in società, come Fitstadium che vanta già la partecipazione in società di TechnoGym. Un’altra, Trail Meup, sta sviluppando un “navigatore per il trekking” che ha come competitor addirittura Google Map. Mommut si occupa di web marketing per il settore dell’abbigliamento per bambino. Non manca la tecnologia più avanzata come nel caso dei biosensori di Elements
Matteo Cecchini, presidente di CNA Giovani Imprenditori Forlì-Cesena, che associa a livello provinciale circa 4.000 imprenditrici e imprenditori under 40 e titolare dell’impresa T-Consulting che opera nel settore del Cloud Computing, spiega come è nata questa iniziativa: “Ci sono storie poco conosciute di giovani imprese fortemente innovative, che appartengono spesso al mondo della tecnologia, della creatività e in generale del terziario avanzato. Con questa iniziativa abbiamo voluto colmare colmare tale gap di conoscenza. E dare il giusto spazio a questi nuovi protagonisti del sistema delle imprese e dell’economia locale”.