Ad essere indicizzate di nuovo, a partire dal 2014, saranno le pensioni fino a sei volte il minimo, pari a 2.972,58 euro lordi al mese. Il tetto di adeguamento massimo spetta agli importi fino a sei volte il minimo (quasi 3 mila euro, contro gli attuali 1.500). Il blocco delle indicizzazioni per queste pensioni era stato introdotto dal governo Monti per il biennio 2012-2013 con la Legge di Stabilità 2012. La perequazione automatica ha l’obiettivo di allineare l’importo degli assegni previdenziali al costo della vita, rivalutandoli in seguito all’inflazione. E’ stato fissato nella misura dell’1,2 per cento l'aumento di perequazione automatica da attribuire alle pensioni, in via previsionale, per l'anno 2014. Viene inoltre confermato nella misura del 3,0 per cento l’aumento definitivo di perequazione automatica per l’anno 2013. In tal modo nessun conguaglio è stato effettuato, con il rinnovo dei pagamenti, rispetto alla rivalutazione attribuita in via previsionale per il 2013. Ad essere indicizzate di nuovo, a partire dal 2014, saranno le pensioni fino a sei volte il minimo, pari a 2.972,58 euro lordi al mese.
Leggi qui la situazione degli aumenti da gennaio 2014
Gli enti previdenziali non hanno ancora pubblicato i certificati di pensione (per INPS modello ObisM integrato per l’anno 2014) e la certificazione fiscale (CUD 2014).
Si ricorda che tali documenti sono reperibili esclusivamente attraverso il canale telematico.
Tutti i pensionati che non dispongono di un proprio PIN possono rivolgersi agli uffici di CNA EPASA, CNA PENSIONATI, CNA CITTADINI.