Il tema del lavoro è entrato pienamente nel confronto politico – programmatico della nostra città. Non poteva essere altrimenti, visto che anche il nostro territorio sta scontando i pesantissimi segni della crisi: a Cesena si contano oltre 8.000 disoccupati. Lavoro e occupazione rappresentano la priorità e la maggiore preoccupazione per tantissime famiglie.
L’auspicio è che la discussione si allarghi coinvolgendo anche le altre istituzioni territoriali, per cercare di fornire soluzioni di sistema a un problema drammatico che, in ogni caso, deve trovare risposta nelle scelte di governo, a partire dal taglio del cuneo fiscale.
Aumenta la disoccupazione, e allo stesso tempo cresce sensibilmente anche il ricorso agli ammortizzatori sociali: da una nostra rilevazione emerge che il 50% delle imprese con dipendenti fa ricorso alla cassa integrazione coinvolgendo il 45% delle maestranze.
Vi è un altro dato che va valutato con grande attenzione, soprattutto perché coinvolge le generazioni più giovani. Osservando l’andamento occupazionale nelle nostre imprese associate, nei primi nove mesi del 2013 (rispetto all’analogo periodo del 2012) cala significativamente il numero delle nuove assunzioni (-12%), ma ciò che è ancora più preoccupante, calano del 26% le assunzioni dei giovani fino a 29 anni e del 39% le assunzioni degli apprendisti. I giovani fino a 29 anni rappresentano il 30% delle nuove assunzioni e gli apprendisti appena il 7%.
Dati, purtroppo, coerenti con l’aumento della disoccupazione giovanile registrato a livello nazionale e che richiedono un’interpretazione delle nuove dinamiche del mercato del lavoro, sul come favorire l’incrocio fra domanda e offerta, mettendo in campo azioni di supporto concrete, a partire dai percorsi formativi finalizzati ai profili professionali più richiesti dal sistema imprenditoriale.
Il pacchetto messo a punto dall’Amministrazione, e discusso in Consiglio comunale, va inteso come punto di partenza, migliorabile in corso d’opera, grazie al supporto che dovrà fornire l’attività del tavolo di confronto che presto si insedierà. È necessario mantenere un faro acceso sul problema cercando, nel contempo, di attivare tutte le sinergie possibili per rafforzare un sistema che, anche da noi, sta scontando il logorio derivante da oltre cinque anni di crisi.
Ci sono diverse questioni che il tavolo di confronto dovrà affrontare, attraverso le quali costruire le condizioni per favorire la ripresa dell’economia del nostro territorio, in particolare: la sburocratizzazione delle procedure, la riduzione della tassazione locale, l’accesso al credito e l’avvio di progetti concreti per lo sviluppo.
Snellire la burocrazia – porsi obiettivi ancora più ambiziosi per rendere l’Amministrazione più “amica” delle imprese. Serve ridurre ulteriormente i tempi di risposta e omogeneizzare i regolamenti e le procedure fra i Comuni; in particolare occorre riservare corsie preferenziali a quelle imprese portatrici di progetti di crescita, anche occupazionale.
Ridurre la tassazione locale – pur in quadro ancora incerto della fiscalità locale, occorre sgravare le imprese a partire dall’IMU sugli immobili produttivi che, a Cesena, è stato applicato al massimo consentito.
Accesso al credito – mantenere l’impegno a sostenere l’attività dei Consorzi fidi oltre ad attivare un monitoraggio dell’attività degli istituti di credito locali
Progetti – favorire l’avvio del progetto di “rigenerazione urbana” per la riqualificazione del patrimonio edilizio più obsoleto. Si può così avviare un processo virtuoso orientato a favorire una migliore qualità dell’abitare, assicurando nuove opportunità di lavoro ad un comparto che risente più di altri la difficle situazione economica che il Paese attraversa.
Roberto Sanulli
Responsabile CNA Cesena Val Savio