Dopo essere stato nel dimenticatoio per troppo tempo, il tema dell’apprendistato sta finalmente tornando di attualità. Tema verso il quale CNA sta portando il proprio contributo in modo deciso.
Infatti, ancor prima della recente riforma si sta affrontando una battaglia per sburocratizzare l’apprendistato, per renderlo più facilmente utilizzabile da parte delle imprese, soprattutto le piccole e, di conseguenza, per trasformare questa formula contrattuale, oggi in forte crisi, in uno strumento efficace per avviare i giovani al lavoro.
In particolare fa piacere che anche l’ISFOL, ente di derivazione ministeriale abbia messo in luce quanto sia diventata complessa la gestione degli adempimenti burocratici, soprattutto quelli formativi.
Ciò non vuol dire che le imprese non vogliano fare formazione. Tutt’altro. La formazione deve conservare il suo ruolo nell’apprendistato e nessuno di noi, del resto, si è mai sognato di affermare il contrario. Ma quale formazione?
Sicuramente non quella prescritta dalla normativa attuale, che rischia di ridurla a meri aspetti formali. Pare, infatti, che se la formazione sia di qualità oppure no ai burocrati interessi poco o niente. Siamo passati, insomma, dalla “prova del capolavoro”, che il giovane eseguiva al termine del tirocinio davanti al suo maestro, alla prova della compilazione di moduli. Forse una via di mezzo sarebbe opportuna.
A ragione di quanto affermato CNA ha calcolato che sono almeno dodici gli adempimenti burocratici che le imprese devono affrontare per avviare un percorso di apprendistato. In merito Sergio Silvestrini, segretario generale della CNA è molto chiaro: «È inutile girarci attorno: è arrivato il momento di dare piena dignità alla formazione che si fa dentro le imprese che va riconosciuta da tutti. Ma sono soprattutto i dodici adempimenti che pesano, bisogna semplificare, semplificare, semplificare. I documenti che sono già in possesso della Pubblica amministrazione vanno messi a disposizione in automatico, gli imprenditori non possono trasformarsi in fattorini dei burocrati».
Come appare chiaro, CNA lotta a tutti i livelli perchè l’apprendistato diventi una effettiva opportunità per imprese e giovani. Da un lato continua a segnalare con forza le inefficienze che derivano da un sistema che nasce già infelice, perchè affogato dalla burocrazia. Dall’altro lato, seguendo un principio di concretezza, ha messo in atto tutti gli accorgimenti possibili per agevolare, nonostante tutto, il contratto di apprendistato, sia attraverso il proprio servizio paghe, sia attraverso l’accompagnamento in una attività di formazione che, se ben gestita, può essere utile per imprese ed apprendista, attraverso l’attività offerta da CNA Formazione.