Inaugurazione della statua donata da Carlo e Stefano Strada. Un nuovo tassello nel percorso di valorizzazione del saper fare artigiano nella città di Cesena
Il percorso “CNA per Cesena, valorizzando il saper fare artigiano”, si arricchisce di un nuovo tassello. Avviato nel 2002 con il restauro del cancello ex Barriera, proseguito nel 2006 con il restauro delle cimase della sala Lignea della Biblioteca Malatestiana, nel 2008 con il rifacimento delle 10 specchiere trafugate dalla sala degli Specchi (la sala di rappresentanza del nostro Municipio), nel 2009 con il dono dello stemma comunale in marmo e granito realizzato da Elio Spinelli e collocato sulla facciata del palazzo comunale, tutti gli interventi sono stati realizzati senza alcun onere per la collettività.
La nuova tappa del percorso avrà luogo sabato 8 giugno 2013 alle ore 11.00 in via Cerchia di Sant’Egidio, all’altezza della rotatoria Maria Callas; nell’occasione si terrà l’inaugurazione della collocazione della scultura raffigurante l’artista, interamente realizzata in ferro battuto da Carlo e Stefano Strada, titolari della Ferroesse, con sede in Cesena in via Ravennate, 799 che l’hanno donata al Comune di Cesena.
Alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno il Sindaco Lucchi, gli autori dell’opera e i dirigenti CNA.
La creazione della scultura raffigurante Maria Callas nasce da un’idea di Carlo e Stefano Strada, decisi ad arricchire la città di Cesena e il quartiere Cervese Sud di una scultura in ferro battuto sbalzato realizzata esclusivamente a mano, facendo uso degli attrezzi tipici del fabbro: martello e incudine, interpretando così l’arte che si tramanda di padre in figlio.
L’opera scultorea raffigura l’eterna diva della musica lirica internazionale, che ha calcato le scene dei più famosi teatri del mondo, facendo tappa anche al teatro Bonci, e ha emozionato intere generazioni: il soprano Maria Callas. Un dono alla città di Cesena da parte degli stessi artefici, il maestro del ferro Carlo Strada e il figlio Stefano Strada. La creazione è frutto di una lavorazione artigianale tramandata di padre in figlio, divenuta nel corso degli anni sempre più rara e per questo più preziosa, simbolo di una tradizione da valorizzare e trasmettere alle generazioni future: il mestiere antico del fabbro, con la forgiatura del ferro, sinonimo di grande fatica e dedizione al lavoro, diventa in questo particolare frangente anche una forma di espressione artistica. L’opera, realizzata interamente in ferro battuto a mano, utilizzando la tecnica della sbalzatura come si usava fare in tempi passati, è stata realizzata in circa 500 ore di lavoro, partendo da una semplice lamiera che scaldata di mano in mano nella fucina, è divenuta, dopo innumerevoli colpi di martello sferzati sopra l’incudine e sapientemente guidati dai due artigiani, ad avere la forma ricercata, per riprodurre i tratti caratteristici della famosa diva.
Per la realizzazione della scultura e per il suo posizionamento nell’omonima rotatoria hanno fornito il loro contributo le ditte: Casadei Romano Giorgio (commercio ferro e derivati); Elettro Romagna di Amaducci Maurizio (impianti elettrici) e Impresa edile Benini Ostelio.