Assemblea elettiva per le 1.540 imprese dell’Unione CNA Costruzioni. Confermato presidente Claudio Bellini,  titolare dell’impresa Edil Esterni.

Rinnovata la presidenza provinciale di CNA Costruzioni, l’unione di settore che associa complessivamente circa 1.540 imprese. Un comparto pesantemente colpito dalla crisi che dal 2008 ad oggi ha prodotto su scala nazionale una diminuzione di fatturato del 32% e la perdita di circa 450.000 posti di lavoro e la conseguente chiusura di migliaia di imprese.
 
È stato confermato presidente di CNA Costruzioni Forlì-Cesena Claudio Bellini, titolare dell’impresa Edil Esterni, nata nel 1998 dalla fusione di precedenti attività per iniziativa di tre giovani soci. L’impresa opera nell’ambito dell’edilizia per esterni, scavi, opere di fognatura, metanodotti, impianti tecnologici e, occupa complessivamente 25 persone. L’azienda è certificata UNI EN ISO 9001:2008 ed è in possesso dell’attestazione SOA per l’esecuzione di appalti pubblici.
Bellini guida una presidenza composta da Pier Giovanni Balzani, Roberto Biondi, Fausto Ceccarelli, Daniele Crociani, Giovanni Ricci e Susi Neri.
 
L’assemblea, che si è svolta nei giorni scorsi, è stata una straordinaria occasione di confronto sulle attività svolte nel corso del mandato appena concluso, e sulle prospettive per il comparto.
“In uno scenario di crisi senza precedenti – afferma Claudio Bellini, presidente di CNA Costruzioni Forlì-Cesena – sono straordinarie le potenzialità che il progetto CNA dedicato alla Rigenerazione urbana può offrire alle imprese del settore. Il patrimonio edilizio esistente si caratterizza mediamente per scarsa qualità ed efficienza, oltre che per l’eccessivo consumo energetico. L’efficientamento energetico e statico del patrimonio edilizio esistente è l’unica via per dare uno sbocco positivo alla crisi del settore”. 
  
Il dibattito che si è sviluppato, appassionato e costruttivo, ha riconosciuto l’importanza del progetto sulla Rigenerazione urbana ed ha anche evidenziato le croniche difficoltà del settore, ancora sprovvisto di una legge che ne regolamenti l’attività. Si è denunciato il peso eccessivo della burocrazia, sia quella legata al rilascio delle autorizzazione per costruire sia quella relativa alla sicurezza nei cantieri, dove il peso degli adempimenti formali fa premio sui controlli reali, alimentando di fatto fenomeni distorsivi della concorrenza.
Si è inoltre denunciato il fatto che la mancanza di liquidità connessa alla crisi è resa ancora più drammatica dalla stretta creditizia operata dalle banche, che stentano ad erogare il credito e sostenere le imprese in maniera adeguata.
La mancata attenuazione del Patto di stabilità, che di fatto impedisce alla Pubblica Amministrazione non solo di pagare le imprese creditrici, ma anche di programmare investimenti assolutamente necessari e funzionali alla ripresa economica del nostro territorio e del nostro paese.  
Tutti temi che sono stati ripresi da Roberto Franchini, presidente di CNA Costruzioni Emilia Romagna, nel suo intervento conclusivo dell’assemblea, riconoscendo la forza e l’attualità dei temi dibattuti e, soffermandosi sulla necessità di lavorare tutti insieme per avere una rappresentanza più forte, coesa, e incisiva per affrontare e superare le problematiche del settore.