L'abusivismo nel territorio cesenate alligna sempre più anche nel settore dell'autoriparazione, pertanto CNA  e Confartigianato, coerentemente con analoghe azioni attivate di recente per quel che attiene altri comparti fra cui acconciatura ed estetica – hanno incontrato il sindaco di Cesena Paolo Lucchi e l'assessore Matteo Marchi per presentare la preoccupante situazione e consegnare un elenco di circa una ventina di nominativi che si sospetta esercitino abusivamente attività di  nel campo della carrozzeria, della meccanica e dell’elettronica per auto.

Da tempo il fenomento è avvertito nel territorio e in questi ultimi mesi ha subuto una recrudescenza. Le organizzazioni di rappresentanza delle imprese, insieme al locale Consorzio carrozzieri e al Consorzio Revisioni cesenate, si sono confrontati col sindaco su come far fronte alla situazione che si sta aggravando sul versante della pratica abusiva della attività e hanno chiesto di promuovere insieme un'azione congiunta efficace di prevenzione, controllo e repressione verso tutti coloro che
irregolarmente si presume operino nel settore facendo concorrenza sleale
alle attività regolari che ogni giorno lavorano nel pieno rispetto delle
regole e degli adempimenti fiscali e normativi.

Il sindaco Lucchi si è detto disposto alla massima collaborazione e durante l'incontro è stato siglato un documento d'intesa sottoscritto da amministrazione comunale, CNA e Confartigianato in cui si chiede di intensificare i controlli contro l'abusivismo e di stilare un periodico resoconto sugli interventi, che sarà  inviato a tutti gli organi
competenti (Ausl, Guardia di Finanza, Ispettorato del lavoro).

I meccanici abusivi, spesso, sarebbero persone che col mestiere nulla hanno mai avuto a che fare e svolgono illegalmente la attività all’interno di locali o garage regolarmente non dichiarati. L'estensione di questa forma di concorrenza sleale è determinata dalla conoscenza personale dei clienti (soprattutto parenti e amici), dal guadagno diretto su cui non pagano tassa alcuna e dalla mancanza di controlli
poiché le forze dell'ordine dovrebbero essere in possesso di regolare mandato di perquisizione per accedere nelle proprietà private. Lo stato di crisi perdurante favorisce questo tipo di mercato clandestino poiché sono sempre meno gli utenti che preferiscono spendere qualche soldo, pur a lor serio rischio e pericolo, in mancanza di qualità certificata e garanzie per il cliente.