Scontro generazionale, divario digitale, disoccupazione giovanile, ricambio generazionale: una riflessione a cavallo fra le diverse generazioni di Catia Guerrini, vicepresidente CNA Forlì-Cesena.

Le ultime elezioni hanno messo in evidenza una forte rottura generazionale nella nostra società. Diversità di linguaggi, di strumenti, di pensieri sono sotto gli occhi di tutti, in una frattura che pare inconciliabile. La voglia di cambiamento è fortissima. Siamo dentro una fase che può far nascere nuove opportunità, ma che richiede anche grande attenzione. Lo conferma il dossier diffuso in questi giorni dal Comune di Cesena, città che il sindaco Lucchi definisce come a metà “molto anziana” e a metà “molto giovane”.

Come CNA, un sistema che associa circa 13.800 imprenditori di cui circa la metà nel comprensorio cesenate, ci troviamo per forza a vivere nel nostro interno queste grandi contraddizioni. Come combinare bisogni e speranze dei 4.400 imprenditori under 40 nostri associati con quelli dei 6.500 pensionati che si riconoscono in CNA? La nostra sfida è trovare soluzioni innovative rispetto a sollecitazioni che a prima vista appaiono divergenti e incompatibili. Con la consapevolezza che ci dà il vecchio detto: “i giovani corrono più veloce, ma gli anziani conoscono le scorciatoie”.

Come sistema siamo impegnati, quindi, ad accompagnare e agevolare la corsa veloce dei giovani, approfittando però anche del sapere e delle “scorciatoie” che ci insegnano i più maturi.

Pensiamo al mercato del lavoro e ai risultati contraddittori prodotti dalla riforma Fornero: mentre le pensioni sono bloccate, l’irrigidimento della flessibilità in entrata ha penalizzato tanti giovani che rimangono esclusi dal mercato del lavoro. Stiamo per raggiungere il 40% di disoccupazione giovanile: siamo ben oltre il livello di allarme! Di fronte a questo scenario ci siamo imposti l’imperativo di reagire, di trovare strumenti e soluzioni nuove. Abbiamo messo in campo un portale, Romagnattiva, pensato per far incontrare domanda e offerta di lavoro. Perché nella nostra economia, basata soprattutto sulla piccola impresa, si è creata anche un’altra contraddizione: se i giovani faticano a entrare nel mondo del lavoro, dall’altro lato le imprese chiedono sempre più un supporto serio e affidabile nella selezione del personale.

Un  altro tema cruciale è quello del divario digitale, questa volta non fra aziende che operano in territori diversi, bensì fra generazioni. Un divario che è in  certa misura fisiologico, ma non è più sopportabile quando mette in difficoltà i pensionati che dal 2013 possono ricevere solo per via telematica dall’INPS il CUD e la pensione. Per aiutarli, con un bell’esempio di scambio intergenerazionale, CNA Pensionati e CNA Formazione hanno organizzato un corso pratico di avvicinamento all’uso del computer e di internet. Realizzato grazie al coinvolgimento di un’associazione di studenti universitari in informatica, che hanno risposto con entusiasmo all’invito di CNA.

Un terzo tema, che sarà cruciale nel prossimo futuro, è quello del ricambio generazionale dentro le nostre imprese. Una fase delicata che noi monitoriamo e supportiamo, sapendo che saranno diverse centinaia le imprese interessate nei prossimi anni.

Tre tentativi, certo parziali ma altrettanto concreti, che dimostrano come volgere problemi e vincoli in opportunità.

Catia Guerrini
Vicepresidente CNA Forlì-Cesena