Durante il pomeriggio di Lunedì 18 febbraio u.s., le Associazioni di categoria, rappresentanti la maggior parte delle imprese manifatturiere della Provincia (AGCI Associazione Generale Cooperative Italiane, CNA, Confartigianato Forlì, Confartigianato Cesena, Confcooperative Forlì, Legacoop e Unindustria Forlì – Cesena) hanno incontrato, presso la sede della CCIAA di Forlì, i rappresentanti degli Istituti di credito presenti sul territorio.

Lo scopo dell’incontro era di evidenziare i problemi che quotidianamente affliggono le imprese e di richiedere, attraverso proposte operative, il perseguimento di strategie comuni in grado di recuperare un rapporto tra banche e imprese che si avverte in deterioramento.

Le Associazioni hanno evidenziato alle banche le difficoltà che incontrano nell’accesso al credito e gli elevati costi dei finanziamenti che aggravano una condizione già fortemente degradata per la crisi economica. Le Associazioni comprendono le problematiche che il settore bancario sta vivendo ed i motivi di questa situazione, ma non possono tacere la loro preoccupazione per questo campanello d’allarme che arriva dai propri Associati.

Numerosi sono stati gli argomenti trattati e posti all’attenzione dei presenti, in particolare sono state analizzate le dinamiche dei finanziamenti a medio termine e l’onerosità dei finanziamenti concessi, gli accordi riguardanti i provvedimenti di moratoria, le problematiche riferite alla ripresa del livello degli investimenti, la mancanza di liquidità del sistema che riverbera i propri effetti sul capitale circolante delle imprese, la difficile situazione generata dall’enorme ammontare dei crediti non riscossi nei confronti della Pubblica Amministrazione (circa 140 miliardi di Euro), la spasmodica e, a volte, ingiustificata richiesta delle garanzie che possono determinare distorsioni al sistema funzionale dei Confidi, la difficile gestione delle situazioni di crisi d’impresa nonché la difficoltà delle imprese di adottare una adeguata comunicazione finanziaria allorquando approcciano il sistema creditizio.

L’interessante discussione propositiva risultante in tale contesto, ha fatto emergere numerose opportunità di lavoro comune; più particolare si è posta particolare attenzione sul fatto che è necessario realizzare un gruppo di lavoro che metta allo studio soluzioni praticabili per lo sblocco dei provvedimenti legislativi che sono presenti nel nostro ordinamento, ma che, in gran parte, non risultano operativi; ci riferiamo, ad esempio, alla necessità di trovare il modo di velocizzare le anticipazioni e gli incassi dei crediti verso lo Stato e le Pubbliche Amministrazioni. 

Un’altra priorità, posta all’attenzione del sistema creditizio, riguarda la prossima scadenza (31 marzo 2013) degli accordi sottoscritti con l’ABI (moratoria, allungamento termini di scadenza finanziamenti ecc.) che, secondo le Associazioni, è quantomeno necessario allungare. 

Consapevoli di quanto sia complicato trovare soluzioni immediate e praticabili all’interno di uno scenario macroeconomico come il nostro, tuttavia, la collaborazione tra banche, imprese, Associazioni ed Istituzioni locali risulta essere una discriminante imprescindibile per lo sviluppo economico del territorio e per essa dobbiamo impegnarci a tutti i livelli, cercando di operare concretamente con strumenti idonei alla soluzione dei problemi quotidiani che affliggono il sistema imprese, avendo sempre presente un assioma di valenza generale: “la salute delle aziende mantiene in salute il sistema creditizio e il territorio in cui si opera”.