Una lettera del direttore generale di CNA Franco Napolitano, in ricordo del collega improvvisamente scomparso sabato 24 novembre.

“Gill,
non riusciamo a pensarti al passato. Non è possibile, non oggi, non adesso.
Siamo storditi, confusi, increduli. Questi sono i giorni del dolore e della rabbia per quello che ti ha riservato il destino.
Abbiamo tutti bisogno di tempo, ci dobbiamo prendere il tempo di accettare questo dolore e di metabolizzare il fatto che non  ci sei più.
In questi giorni ognuno di noi a suo modo ha cercato di darsi delle risposte, io non ne ho trovate. Ho solo sentito il bisogno di custodire i momenti comuni, di ripensarli per cercare di esorcizzare quanto successo.
Abbiamo reagito in tanti modi diversi: chi isolandosi, chi cercando gli occhi di qualcun altro, sperando di trovare un po’ di conforto.
È stato tutto inutile.
Il nostro pensiero corre ai tuoi famigliari: a Consuelo e Valentina, le tue splendide donne. Cerchiamo di trovare un po’ di te guardando loro, vi ritroviamo il tuo mondo, la tua fisionomia.
Ci manchi, ci mancano le tue espressioni, il tuo borbottare critico, il tuo essere sempre controcorrente. Che però, incredibilmente, ti faceva comunque vivere e condividere tutto. Tu, un po’ Don Chisciotte e un po’ guascone.
Soprattutto ci manca vederti lavorare e camminare fra noi, ci manca il tuo salire veloce le scale, come se ogni secondo in più del necessario fosse un secondo perso. Correre, fare tante cose una dietro l’altra, riempirti la vita, come se il tempo non ti bastasse mai. Non fosse mai sufficiente per tutto quello che volevi fare.
Non è giusto rinunciare a te. Non siamo pronti, ma forse in cuor nostro non lo vogliamo essere. È come se, accettando questa cosa, ti facessimo un torto.
Però sappiamo che dovremo, come sempre, ricominciare e ripartire. Lo faremo, ma non sarà più la stessa cosa.
Ci manchi. Ti vogliamo bene, Gill”.

Franco

Forlì, 30 novembre 2012