Il direttore generale di CNA Forlì-Cesena Franco Napolitano accoglie con particolare soddisfazione le dichiarazioni espresse dall’Assessore all’Urbanistica del Comune di Cesena Orazio Moretti riguardo all’impostazione del nuovo Prg.
La prova che le recenti proposte di CNA sono valide e realizzabili.

L’apprezzamento di CNA riguarda in particolare il fatto che l’idea guida su cui poggerà il nuovo Prg sarà la “rigenerazione urbana”, tema che non a caso è stato al centro di un recente convegno di CNA che si è svolto proprio a Cesena (22 marzo – Sala Ex Macello), nel quale è stato presentato il progetto “Ristrutturare, rigenerare, riorganizzare la città per una nuova qualità dell’abitare”. In quell’occasione, tra i principali interlocutori c’era appunto il Comune di Cesena. Perché il ruolo delle Amministrazioni in questo ambito è strategico.

"La scelta dell’Amministrazione di Cesena è frutto di una accurata lettura della realtà esistente – afferma Napolitano – e ci auguriamo tra l’altro di aver contribuito, come è nostro compito, a fornire spunti e chiavi di lettura. La prospettiva indicata dall’Assessore Moretti è frutto di un’analisi del patrimonio edilizio esistente che – lo ricordiamo – per il 70% è costituito da fabbricati costruiti dall’immediato dopoguerra alla fine degli anni ‘80, in alcuni casi fatiscenti e sicuramente non più rispondenti agli attuali criteri di omologazione degli stessi per quanto riguarda il risparmio energetico".

Un fattore strategico è dato dal combinare la rigenerazione urbana con il risparmio energetico, anche al fine di coniugare gli interessi dei cittadini con quelli delle imprese. La capacità di fondere questi due aspetti sarà secondo CNA decisiva. Per ridisegnare la città, renderla più bella e vivibile, non solo in termini di qualità ambientale ma anche di spazi nuovi e diversi, necessari per ricreare ed accrescere la socialità. Senza dimenticare una rinnovata articolazione della mobilità, così come auspicato dall’Assessore Moretti. Ma questo permetterà altresì di ricreare le condizioni per uno sviluppo economico importantissimo e vitale per il nostro territorio, di trovare uno sbocco positivo alla crisi che ha investito il settore, contribuendo in maniera concreta  al suo rilancio.

"Si tratta di possibilità molto concrete e realizzabili, così come abbiamo indicato nel nostro progetto – spiega Napolitano – per almeno quattro punti di forza, che possono favorire una soluzione che è di reciproco vantaggio sia per il cittadino, che le imprese e il comune. Il primo è di natura fiscale, grazie ai benefici fiscali del 36% e 55% legati agli interventi di ristrutturazione edilizia ed energetica degli edifici. Il secondo è finanziario, poiché abbiamo già verificato la disponibilità del sistema bancario a mettere a disposizione di risorse e prodotti finanziari ad hoc. Il terzo consiste nella valorizzazione dal punto di vista edilizio garantendo incrementi volumetrici, per non parlare dell’aumento di valore complessivo degli immobili. L’ultimo elemento è di natura urbanistica, con il miglioramento del contesto urbano, ridisegnando le città e garantendo maggiori standard urbanistici".

Sono queste le proposte che abbiamo presentato alle Amministrazioni pubbliche (Provincia e Comuni tra tutti) e che, se condivise e recepite, potranno davvero rappresentare un punto di svolta per l’intero comparto dell’edilizia.

"CNA in un certo senso ha lanciato il sasso – conclude Napolitano – e  vuole continuare a lavorare per creare un patto fra chi fa le regole, chi fa finanza, chi fa impresa, il mondo delle professioni. Per ricostruire, insieme, nell’interesse generale del nostro territorio. Ristrutturare, abbattere e ricostruire con incentivo volumetrico: questo è il futuro del settore costruzioni. Con l’impegno di tutti può essere anche il presente per la crescita del Paese e del nostro territorio in particolare".