Cancellata la controversa ‘Tassa di stazionamento delle imbarcazioni da diporto’ introdotta lo scorso Dicembre con la legge 214. 
E’ stato approvato, in sede di conversione del Decreto “ Liberalizzazioni”,  infatti,  l’emendamento, il 60.1 (sottoscritto dai senatori Grillo, Cutrufo, Armato, Pinotti, M.Filippi), che porta alla radicale trasformazione della tassa di stazionamento per le imbarcazioni da diporto.

Il testo approvato prevede una nuova ‘Tassa annuale di disponibilità del bene’ che sarà applicata sulla base di scaglioni che partono dai 10 metri di lunghezza della barca, accogliendo così una proposta avanzata da CNA Nautica e da altre Organizzazioni della filiera nautica.
“Siamo riusciti, dopo forti e continue iniziative della categoria – afferma per CNA Stefano Rossi – a far comprendere al Governo e al Parlamento che la tassa di stazionamento, così come inizialmente impostata, avrebbe inesorabilmente causato danni enormi e irrecuperabili sia al turismo , perché avrebbe avuto l’effetto ndi allontanare i turisti esteri dal nostro Paese, sia alla filiera produttiva e di servizio legata al diporto. ” 

“Accogliamo, pertanto, la notizia con soddisfazione anche se avremmo preferito un’articolazione degli scaglioni della tassa che, in termini economici, gravasse meno sulle unità di piccole dimensioni – chiarisce Stefano Rossi –  in particolare, resta la preoccupazione per la nostra cantieristica navale che opera in prevalenza con il piccolo diporto e che già si trovava  in forte difficoltà per la crisi economica che investe il Paese.
L’emendamento approvato prevede che la nuova tassa, che non colpisca più il posto barca ma si applica sulla proprietà  e produrrà, nel suo complesso, una riduzione significativa del carico economico sul singolo natante , porterà l’esclusione totale dal pagamento per le unità che costituiscono bene strumentale di aziende di locazione e noleggio nonché per quelle che appartengono a ‘veri’ proprietari stranieri”.

La nuova normativa prevede, infatti, che la tassa sia applicata a tutti i proprietari residenti in Italia a prescindere dalla bandiera e dalla localizzazione dell’imbarcazione e a quei soggetti con “stabili organizzazioni in Italia che posseggano o ai quali sia attribuibile il possesso…..”.

Dopo la fiducia ottenuta al  Senato, il Decreto “ Liberalizzazioni”   passa, ora all’esame della Camera per l’approvazione definitiva, con varo previsto entro il 24 Marzo e un quasi certo ulteriore voto di fiducia.