Credito: siglato accordo banche – imprese su impieghi scaduti.

Dal 2012 il credito alle imprese viene classificato come deteriorato dopo 3 mesi invece degli attuali 6. ABI (Associazione Bancaria Italiana), Rete imprese Italia (di cui CNA ha la presidenza in questo semestre),molte altre Associazioni e i Confidi sono pronti a lavorare insieme per attenuare l’impatto dei nuovi termini per la segnalazione degli sconfinamenti bancari. In campo informazioni, assistenza per soluzioni personalizzate e forme tecniche di finanziamento sostitutive.

In data 23 novembre 2011 è stato firmato il Protocollo d’intesa “Comunicazione alle imprese sull’entrata in vigore dei nuovi termini per la segnalazione degli sconfinamenti bancari ” per mitigare l’effetto dei più ristretti termini.
Infatti dal 1° gennaio 2012 le banche italiane dovranno segnalare gli sconfinamenti continuativi dopo 90 giorni, invece che dopo gli attuali 180. Al termine di quest’anno scade infatti la deroga temporanea prevista da Basilea 2, deroga di cui si è avvalsa l’Italia per cinque anni.
Se dal 1 gennaio 2012 saranno segnalati tra i crediti deteriorati gli sconfinamenti bancari superiori a 90 giorni sono evidenti i riflessi che possono scaturirne per le imprese.

Per le banche che utilizzano sistemi di rating interni validati dall’Autorità di Vigilanza (cioè i grossi gruppi bancari) dovrebbe restare in vigore la deroga ancora per un anno ma solo per il credito cosiddetto “retail” (classificazione entro la quale ricadono molte imprese associate a CNA) e verso gli enti pubblici.
Quindi nel 2012 queste banche (non tutte quindi!) potranno continuare a segnalare gli sconfinamenti dopo 180 giorni, ma solo fino all’entrata in vigore di Basilea 3, che dovrebbe essere il 1° gennaio 2013. 

Con la sigla del Protocollo verranno messi in campo strumenti informativi e di supporto alle imprese,
perché siano preparate alle nuove regole. Le banche che aderiranno all’iniziativa “si impegnano ad
esaminare tempestivamente le posizioni delle imprese”.
L’accordo prevede anche che: “ferma restando la piena autonomia della banca nella valutazione del merito creditizio dell’impresa, l’esame mirerà a valutare le effettive necessità finanziarie delle imprese e il rapporto fra le linee accordate e gli utilizzi, nonché ad evidenziare gli sconfinamenti sopra la soglia di rilevanza, focalizzando l’attenzione sull’entità e la durata dei medesimi”.

L’impegno di CNA FORLI’ CESENA, attraverso il proprio servizio credito, sarà diretto ad evitare che l’applicazione delle disposizioni previste da Basilea provochi penalizzazioni per le imprese, già messe a dura prova dalla crisi. In particolare occorre valutare insieme all’impresa associata soluzioni personalizzate per il rientro dagli sconfinamenti, anche ricorrendo a forme tecniche di finanziamento sostitutive.