Nelle modifiche al testo del DL201/2011 ”Manovra Urgente di finanza pubblica” approvate stanotte dalle Commissioni Finanze e Bilancio e in discussione in queste ore alla Camera è stata inserita una modifica alle modalità d’applicazione della tassa di stazionamento delle imbarcazioni che,come da nostre proposte di emendamento, riconosce una riduzione in base al tasso di vetustà. Si dice infatti che la tassa (di cui all’art. 16 del DL) è ridotta del 15,30 e 45 % rispettivamente dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione dell’unità da diporto; i periodi decorrono dal 1° Gennaio dell’anno successivo aquello di costruzione.
Pur se con importi di riduzione percentuale un po’ inferiori a quelli che avevamo proposto si tratta comunque di un ulteriore passo per rendere meno impattante il provvedimento, dopo quello che aveva già escluso, rispetto alla versione originaria, dal pagamento della tassa le unità che si trovano in area di rimessaggio.
Resta comunque critico il giudizio generale sulla “ratio” di questo provvedimento, da parte di CNA Produzione Nautica,  sulla effettiva utilità di questo provvedimento e sulle problematiche che comporta per una larga parte delle piccole imprese appartenenti alla filiera produttiva e dei servizi della Nautica da Diporto. Si tratta infatti di un colpo molto pesante per un settore che ha già visto nel corso degli ultimi tre anni un forte ridimensionamento dei fatturati. Un provvedimento che, paradossalmente, finirebbe per colpire non tanto la proprietà di beni di lusso e i grandi patrimoni, quanto la rete ampia dell’indotto dei servizi e delle attività di riparazione e manutenzione delle barche, quindi le piccole e piccolissime imprese e i propri dipendenti".