CNA Alimentare: “Ferma condanna dei recenti episodi delinquenziali. Tenere alta la guardia contro i falsi alimenti biologici per tutelare i consumatori e sostenere gli operatori onesti del settore”.

Il settore dei prodotti biologici, che negli ultimi anni ha registrato una notevole crescita in termini di offerta e di consumi, è sempre più nel mirino dei truffatori alimentari che immettono sul mercato italiano cereali, farine e altri prodotti falsamente biologici e di dubbia provenienza. Bisogna tenere alta la guardia contro i falsi prodotti biologici per tutelate i consumatori e sostenere  gli operatori del settore.
CNA Alimentare reputa  infatti  gravissimi i recenti episodi di truffe nel settore bio che, con la loro portata numerica, rischiano di danneggiare l’immagine e la reputazione del mondo del biologico e degli organismi di certificazione preposti ai controlli.
Obiettivo principale  deve essere quello di difendere e sostenere tutti gli operatori e le imprese che onestamente lavorano nel rispetto delle leggi e dei relativi disciplinari, trasformando solo materie prime sane, controllate e tracciate.
CNA Alimentare, inoltre condanna la maxi truffa alimentare e fiscale, recentemente sventata a Verona dalla Guardia di Finanza, messa in atto da un sistema delinquenziale che ha approfittato delle opportunità del settore per arricchirsi indebitamente.
Ecco alcuni numeri che rendono un’idea delle dimensioni raggiunte dal mercato dei prodotti biologici in Italia: si contano 45.509 operatori biologici all’inizio del 2010, mentre sono coltivati a biologico 1.106.684 ettari con una crescita del 10 per cento.
L’andamento del mercato, in aumento mediamente del 8-9 per cento ogni anno, conferma l’attenzione dei consumatori italiani alla qualità e genuinità della tavola anche in tempi di crisi spesso accentuata dalle emergenze salutistiche e di sicurezza alimentare.

Per il comparto si stima, inoltre, una spesa superiore a 3 miliardi di euro per il biologico in Italia,  e di 13,7 miliardi di euro in Europa.
Il nostro Paese è il primo produttore al mondo di ortaggi biologici (con una superficie otto volte superiore a quella spagnola), cereali (con circa 250.000 ettari), agrumi, uva, olive e si colloca al secondo posto per il riso.

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