La Task Force per un’Italia libera da OGM (Acli, Adoc, Adusbef, Aiab, Amab, Assoconsum, Campagna Amica, Cia, Città del Vino, CNA  Alimentare, Codacons, Coldiretti, Crocevia, Fai, Federconsumatori, Federparchi, Focsiv, Fondazione Univerde, Greenaccord, Greenpeace, Lega Pesca, Legacoop Agroalimentare, Legambiente, Movimento difesa del cittadino, Slow Food, Unci, Vas, Wwf) esprime un significativo dissenso di fronte alle prime dichiarazioni che il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Corrado Clini, ha voluto riservare ad uno dei temi più controversi nella comunità scientifica e nella percezione dei cittadini consumatori: quello degli OGM.

Appare del tutto contraddittorio e sicuramente pretestuoso dividere tra OGM “buoni” e OGM “cattivi” a seconda dell’utilizzo in quanto, oltre all’impatto alimentare e sanitario, le colture transgeniche provocano rilevanti effetti negativi sull’ambiente e la biodiversità in particolare attraverso l’ibridazione di piante transgeniche con specie e varietà selvatiche o attraverso la resistenza degli insetti alle tossine transgeniche.

Dispiace, pertanto, che il Ministro nelle sue prime dichiarazioni voglia invertire l’ordine delle priorità di intervento dell’amministrazione pubblica rispetto al ruolo che il nostro Paese potrebbe avere in un percorso di crescita della green economy e di sostegno alle nuove occupazioni verdi.

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