Grande successo a Sarsina per la cena con le eccellenze alimentari della nostra regione.
Con un aumento superiore all’11% di produzione lorda vendibile (misurato sul 2010 rispetto al 2009) il settore agroalimentare rappresenta uno dei pilastri dell’economia regionale, e provinciale.
Molto importanti anche le produzioni agro-alimentari certificate, legate al territorio d’origine, biologiche e integrate. L’Emilia-Romagna, ad esempio, è la regione economicamente più rappresentativa per quanto riguarda i prodotti con denominazione d’origine: si parla di 2 miliardi di euro di valore della produzione, che rappresentano un 40% del totale nazionale. Con quasi 2.700 aziende, poi, L’Emilia-Romagna è la quarta regione italiana e la prima nell’Italia settentrionale per numero di operatori biologici.
CNA è da sempre impegnata per tutelare le imprese di questo comparto. Lo è stato martedì 19 luglio a Sarsina con un’iniziativa particolare: la cena “Tanti gusti… per una sola Italia”, ideata e realizzata da CNA Forlì-Cesena.
Tra gli ingredienti della cena alcune tra le più significative eccellenze agro-alimentari della nostra regione. La particolarità dell’evento sta nel fatto che tutti i produttori erano presenti, per raccontare e spiegare i loro prodotti, nella cornice suggestiva della Residenza storica Al Piano.
Lo chef Federico Tonetti del ristorante Le Maschere di Sarsina ha interpretato in maniera creativa queste materie prime di altissima qualità, lavorandole e trasformandole per creare piatti destinati a evocare emozioni e suggestioni. La cena ha visto la partecipazione di oltre 120 persone, tra le quali il presidente della Camera di Commercio, il Prefetto, il presidente del GAL e numerosi Amministratori locali.
Ma quali sono state le eccellenze alimentari protagoniste della serata?
Partiamo dall’innovativo progetto “Carni della natura” di Castel Guelfo di Bologna, un laboratorio artigianale che trasforma le carni di cinghiale e altra selvaggina che provengono da animali nati e cresciuti in libertà all’interno di parchi ed aree protette della nostra regione e frutto di abbattimento programmato. Carni che, per la loro naturalità e salubrità, hanno qualità organolettiche e nutrizionali eccezionali.
Per proseguire con le birre del celebre Birrificio del Ducato, di Parma, che si è confermato “Birrificio dell’anno” per l’Associazione Unionbirrai, oltre a vincere numerosi premi a livello internazionale. Una realtà di birrai d’eccellenza, da sempre impegnati in un grande lavoro di ricerca. Presenti nel menù della cena le birre A.F.O. e New Mornig. Il menu ha previsto sia la carne, grazie alla presenza del Copaf di Brisighella, il consorzio che riunisce oltre 30 allevatori e che presidia per SlowFood la razza suina Mora Romagnola, sia il pesce, con la Compagnia dei Pescatori Linea Azzurra di Rimini: pesce azzurro che, da materia prima povera, riesce a esprimere piatti veramente nobili.
Ben rappresentata anche la tradizione casearia della nostra provincia: innanzitutto col Caseificio Pascoli Sapori del Rubicone, di Savignano, che ha prodotto apposta per questa occasione una particolare ricotta di latte misto capra, oltre al tradizionale Squacquerone di Romagna, certificato e prodotto nel rispetto di una filiera territoriale: latte della centrale di Cesena e sale dolce di Cervia. Non manca naturalmente il formaggio di fossa, con I tufi di Sant’Albino, di Sogliano al Rubicone, una nuova azienda che ha fatto una scelta di grandissima qualità – formaggio che si abbinerà al miele dell’azienda agricola Scozzoli di Forlì. La cena si concluderà, infine, col mascarpone artigianale del Caseificio Mambelli di Bertinoro, che tratta solo materie prime selezionatissime e il cui prodotto che si sposerà con pesca nettarina IGP, fiore all’occhiello della produzione agroalimentare della Romagna.
Il tutto accompagnato dai pani speciali del Panificio Raffaello Rossi e innaffiato da due ottimi vini dell’azienda vitivinicola Celli di Bertinoro: “I Coppi”, albana di Romagna secco DOCG 2010 e “Le Grillaie”, sangiovese di Romagna Riserva 2008.
Come spiega Catia Guerrini, presidente di CNA Alimentare Emilia-Romagna: “Questa serata nasce dalla volontà di CNA di supportare le imprese giovani e i giovani imprenditori che, in un momento di difficoltà economica come questo, si sono rivelate lungimiranti scegliendo di operare in un settore di nicchia come quello delle eccellenze alimentari. Una scelta coraggiosa e intelligente dal punto di vista imprenditoriale, che la nostra Associazione sostiene in maniera convinta. Perché al consumatore vanno spiegati sia la qualità della materia prima sia le tecniche di lavorazione, per far comprendere il valore racchiuso in questi prodotti.”
“Quella che abbiamo messo in campo con questa cena – racconta Franco Napolitano, direttore generale di CNA Forlì-Cesena – è una vera filiera, realizzata attraverso la collaborazione di imprese che vanno dalla produzione alla trasformazione, fino alla realizzazione vera a propria del piatto. È questo il lavoro che CNA cerca di fare per le proprie imprese: metterle in rete con altri soggetti per aiutarle a compiere un salto di qualità”.
“L’alimentare è un comparto che subisce, al pari di altri, gli effetti della globalizzazione – afferma Giorgio Giorgini, presidente di CNA Alimentare Forlì-Cesena – è quindi il legame con il territorio, con i nostri coltivatori-allevatori, produttori e trasformatori che ci preserva e rende le nostre produzioni eccellenti. Il settore, però, va promosso sostenendo la qualità, tutelandola con severità e comunicando le nostre eccellenze. “Tanti gusti… per una sola Italia” realizza questo scopo facendone risaltare tutte le potenzialità attraverso la presentazione dell’intera filiera alimentare”.