Più credito all’imprenditoria femminile. È questa la sintesi del progetto “Key Woman” promosso da CNA Impresa Donna (che in regione associa oltre 26.000 imprenditrici di cui oltre 3.000 nella provincia di Forlì-Cesena) e Artigiancassa.

Il progetto mira a individuare le principali difficoltà che le imprenditrici incontrano nell’attività lavorativa e a trovare delle risposte concrete con prodotti specifici per agevolarle nella gestione dell’impresa. 
Nonostante la crisi, l’imprenditoria femminile ha registrato interessanti segnali di vitalità. È di vitale importanza, dunque, sostenerla, soprattutto in quei fattori che rendono assai più complesso, per una donna, fare impresa. Con questo intento è stato stipulato l’accordo quadro sottoscritto da CNA Impresa Donna con Artigiancassa, che prevede forme di credito agevolato, a breve e medio-lungo termine, a sostegno dell’imprenditoria femminile. Il credito, per CNA, è un tema decisivo per affiancare le imprese in questa fase di difficoltà economica e, in questo, l’associazione sta dirigendo il proprio sforzo di diversificazione delle offerte alle imprese.
Elevato l’interesse delle imprenditrici, in questi primi mesi di prova, verso questa iniziativa in altre città d’Italia. Numerose le richieste di informazioni, e anche l’avvio di pratiche di finanziamento, in particolare a supporto di nuovi investimenti messi in cantiere dalle imprese. Infatti, la convezione CNA Impresa Donna – Artigiancassa, aperta a più settori produttivi (artigianato, commercio e industria), in assenza di leggi di incentivazione specifiche nazionali e regionali per l’imprenditorialità femminile, prevede 4 linee di finanziamento tese, da una parte a favorire lo sviluppo dei progetti delle imprenditrici; dall’altro a supportarle in quello sforzo di conciliazione tra famiglia e lavoro che costituisce uno dei carichi più rilevanti per le donne che svolgono attività d’impresa.

Ecco le quattro le linee di finanziamento: “Gestione gravidanza”, durante il periodo di maternità della titolare; “Maternità”, per il periodo successivo al parto e fino ai 7 anni del bambino; “Malattia grave”, per sostenere l’impresa in caso di grave malattia della titolare, del coniuge, o dei figli; “Imprenditoria femminile”, finalizzato a sostenere le donne che intendono effettuare investimenti per lo sviluppo dell’impresa. Le condizioni economiche sono molto interessanti, con tassi di finanziamento competitivi rispetto alle condizioni di mercato.
“Imprenditoria femminile” e “Maternità” sono due finanziamenti a medio-lungo termine e prevedono il primo un prestito a tasso fisso o variabile il cui importo massimo erogabile va da 10 mila ad 1 milione di euro, il secondo un importo che parte da 5 mila euro e arriva fino ad 80 mila euro. “Gestione gravidanza” e “Malattia grave” sono finanziamenti a breve termine con tasso variabile ed importo erogabile da 5 mila a 30 mila euro.
Artigiancassa assicura tempi di risposta rapidi, mentre Unifidi (il consorzio fidi dell’artigianato) offre la possibilità di usufruire di un sistema di garanzie che può arrivare fino all’80%.

Per le donne imprenditrici il tema del credito – sottolinea la presidente di CNA Impresa Donna, Elena Balsamini risulta doppiamente strategico, ciò a  causa dei vincoli e delle maggiori difficoltà che esse debbono affrontare lungo il proprio cammino, soprattutto per conciliare impegni familiari e responsabilità derivanti dalla conduzione della propria impresa. Questa convenzione, che proponiamo a tutte le imprenditrici, rappresenta un tassello importante. Occorrerà certamente sviluppare un insieme più organico di politiche attente alle esigenze delle donne e a sostenerne lo sforzo di affermazione nel lavoro e sul mercato, che vedano protagoniste le principali forze economiche e istituzionali del nostro territorio”.

Per informazioni:
Laura Pedulli
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