CNA Forlì-Cesena in occasione dell’8 marzo aveva annunciato la volontà di effettuare due donazioni per iniziative di contrasto alla violenza di genere, tema sul quale CNA Impresa Donna, struttura che associa oltre 3.000 imprenditrici nella provincia, è da tempo impegnata.
Dopo un’attenta verifica delle possibilità esistenti la donazione si è concretizzata, per quanto riguarda la realtà cesenate, in un contributo che servirà a finanziare progetti per promuovere la cultura della parità e del rispetto nelle scuole, realizzati attraverso la Cooperativa Libra, che gestisce i servizi antiviolenza del Comune di Cesena. Si tratta del progetto “A  scuola di genere”, che già nello scorso anno scolastico ha coinvolto diverse scuole medie superiori del cesenate.
Nel forlivese la donazione ha riguardato un contributo a sostegno della Casa Rifugio del Comune di Forlì, che accoglie le donne vittime di violenza.
“Crediamo sia importante – afferma Elena Balsamini presidente di CNA Impresa Donna Forlì-Cesena – che un’Associazione di imprese che ha tra i suoi obiettivi la realizzazione di attività rivolte alla promozione dell’imprenditoria femminile, sostenga iniziative contro la violenza di genere. La libertà e la sicurezza personale sono elementi imprescindibili per tutti, ma per donne che svolgono attività imprenditoriali diventano anche una condizione per poter svolgere il proprio lavoro.  Nel fenomeno della violenza di genere ci sono infatti due ambiti che si intrecciano, quello della violenza fisica e quello della violenza psicologica.”
“È necessario – conclude Balsamini – sostenere le donne vittime di violenza per garantire la loro incolumità personale, e questo è il motivo per cui abbiamo deciso di sostenere la Casa Rifugio di Forlì, ma è altrettanto necessario educare ragazzi e ragazze alla parità ed al rispetto reciproco, per questo abbiamo accolto molto favorevolmente l’idea di aiutare la realizzazione di una serie di incontri nelle scuole medie superiori del territorio di Cesena. Infatti, senza una educazione che parte dalle scuole e si rivolge a ragazze e ragazzi, difficilmente potranno cresce adulti consapevoli e responsabili nelle relazioni interpersonali. I drammatici dati relativi alle violenze domestiche ed ai femminicidi stanno a dimostrare quanto sia necessaria questa educazione”.