La Fashion Valley dell’Emilia-Romagna si rafforza. Il distretto calzaturiero di San Mauro Pascoli (Fc) mette in rete obiettivi comuni come la valorizzazione dell’occupazione, della ricerca, dell’innovazione, della filiera di produzione della scarpa e del patrimonio culturale del territorio.
Tutto questo grazie al “Patto per la valorizzazione e lo sviluppo” del territorio, progetto contenente una serie di azioni concrete, sottoscritto questa mattina a San Mauro Pascoli anche dalla Regione Emilia-Romagna con l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi.

A sottoscrivere l’intesa soggetti pubblici (oltre la Regione i Comuni di San Mauro Pascoli, Gatteo e Savignano), associazioni sindacali (Filctem Cgil Cesena, Femca Cisl Romagna, Uiltec Uil Cesena), associazioni di categoria (Confindustria Forlì-Cesena, Cna Forlì-Cesena, Confartigianato Federimprese Cesena) e istituti formativi (Cercal), cui si aggiunge la collaborazione dell’Associazione nazionale consulenti del lavoro. Un patto che valorizza il protagonismo dei sindaci Gianluca Vincenzi (Gatteo), Filippo Giovannini (Savignano) e Luciana Garbuglia (S. Mauro Pascoli) insieme a tutta la rete territoriale locale.
La Regione Emilia-Romagna attraverso azioni già programmate come i cluster e il sistema regionale per l’innovazione, i progetti avviati per il rilancio del settore, contribuirà allo sviluppo della capacità di innovazione delle imprese del settore calzaturiero e moda, alla diffusione e qualificazione delle conoscenze e delle competenze del comparto.

“Gli obiettivi fissati da questo accordo- ha detto l’assessore regionale, Costi– si inseriscono a pieno titolo nelle politiche industriali che la Regione sta portando avanti e soprattutto si intrecciano con le azioni previste con il progetto regionale ‘Fashion valley’, che ha come obiettivo dare voce alle energie di questo settore trasformandole in sviluppo di nuove imprese e buona occupazione. Il distretto del calzaturificio è un’eccellenza del sistema territoriale che conta marchi forti, qualità dei prodotti, filiera quasi completa e competente. Puntiamo non solo a salvaguardare il distretto attraverso la qualità del prodotto, la formazione professionale, l’incubazione di nuove progettualità ma anche a incidere sugli investimenti in ricerca e nella capacità di fare dell’innovazione. Per attirare sempre più energie e talenti”.

ll Patto rappresenta il punto di arrivo di un percorso di concertazione e confronto tra le parti istituzionali, economiche e sociali del territorio. L’intesa sottoscritta potrà svolgere un ruolo effettivo di sviluppo e di sistematizzazione delle azioni locali e, al tempo stesso, accompagnare le esigenze del settore produttivo, anche valorizzando eventuali esperienze di autoimprenditorialità.

Le quattro azioni del Patto

Prima di tutto salvaguardare la filiera del distretto attraverso la qualità del prodotto, la formazione professionale, l’incubazione di nuove progettualità, l’incentivo alle start-up, l’attrattività del posto di lavoro attraverso azioni di welfare.

In secondo luogo, sviluppare e sostenere l’innovazione attraverso l’innovazione organizzativa, quella tecnologica e la sostenibilità della produzione.

Terzo asse la creazione di un sistema territoriale integrato per la valorizzazione della cultura calzaturiera. In questa direzione è stato pensato a un progetto di “Archivi aziendali” attraverso un centro di documentazione e la progettazione di itinerari turistici. In questa direzione vanno anche il rafforzamento del Cercal e la promozione di progetti in ambito europeo.

Quarto punto è la nascita di un Tavolo di coordinamento per l'attuazione delle azioni previste. Il Tavolo sarà presieduto dal Comune di San Mauro Pascoli e composto da referenti dei soggetti firmatari, unitamente ai professionisti (Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro) che collaborano ai progetti. Il tavolo sarà operativo e di lavoro e avrà anche la funzione di “osservatorio” sul distretto, per tenere monitorate le dinamiche, i fabbisogni, l’andamento del settore e dell’occupazione, attraverso la realizzazione di analisi periodiche sulle imprese e sulle professionalità maggiormente richieste. Inoltre, al tavolo spetta di coordinamento delle azioni concertate con i progetti già in corso sul territorio. /Gia.Bos.