L’analisi dell’Ufficio studi di CNA Forlì-Cesena, su dati della Camera di Commercio della Romagna, ha confrontato la variazione di imprese e addetti nei nove comuni del Rubicone e Mare tra il 2017 e il 2018, escludendo l’agricoltura.

L’unione dei comuni sembra più dinamica rispetto alle vicine Cesena Val Savio e Forlivese. Infatti, il numero di imprese aumenta dello 0,6% (dato provinciale -0,3%) e il numero degli addetti cresce dell’1,2% (provinciale +0,2%). La situazione cambia nei singoli comuni. Per le imprese esiste una certa stabilità diffusa, fatta eccezione per Gatteo e Cesenatico, dove crescono del 3% e dell’1%. Cambiamenti più marcati per gli addetti, con Cesenatico (+5,1%) e San Mauro (+3,4%), mentre mostrano dati negativi Gatteo (-8,1%) e Gambettola (-2,1%).

Nei comparti crescono i servizi, settore dinamico, con imprese a quasi +2%, addetti oltre il 5% e Cesenatico e Roncofreddo ad emergere. In aumento anche il commercio (+1,2% imprese, +2,3% addetti). In ambito servizi, crescono anche le attività di alloggio e ristorazione (+1% imprese, +3,3% addetti) importanti in un territorio turisticamente vocato come il nostro.

“I dati turistici dell’anno sono positivi – segnala Marco Gasperini, presidente di CNA Est Romagna – e la crescita dei servizi, settore affine, ne è una conseguenza. Significativo l’aumento anche in aree non balneari, con conseguente necessità di attuare politiche comuni”.

La manifattura tiene per numero di imprese (+0,7%) ma vede ridursi il numero di addetti (-4%), anche se il dato di Gatteo (-28% di addetti), probabilmente è influenzato da fenomeni legati a singole, grandi imprese. Particolare l’andamento delle costruzioni, in contrazione ormai da anni: diminuiscono le imprese in tutti i comuni (-1,3%) e aumenta il numero degli addetti (+5,4%), con il contributo prevalente di Gatteo (+17,8%) e San Mauro (+13%).

“Quello delle costruzioni – continua Gasperini – è da sempre un settore trainante. Oggi è fortemente ridimensionato ma notiamo segnali di ripresa nelle attività di ristrutturazione e rigenerazione urbana, comparti che da anni sosteniamo come fondamentali per lo sviluppo locale”.

Infine sono in difficoltà i trasporti (-3,9% di imprese e -24,6% gli addetti) che sconteranno anche le problematiche emerse con la chiusura del tratto della E45.