Estratto di alchermes, tappi di sughero, solfato di calcio, luppolo, malto d’orzo, cardamomo, semi di calycanthus… l’occhio vaga affascinato tra etichette vintage, strumenti moderni e allestimenti curati. È l’aria che si respira da Redentor, un ambiente che coniuga con stile la tradizione di una bottega storica, col gusto fresco di una giovane coppia che si è messa in gioco con nuove scommesse.

Un’avventura che ci racconta Marcello Ircani, alla guida dell’attività con la moglie Martina Branducci: “l’insegna deriva dal soprannome del bisnonno di mia moglie, che fondò la bottega enologica nel 1934. Fu allora un grande innovatore, ricordato anche per la sua passione per le auto americane. L’attività passò di generazione in generazione, così come il soprannome, tanto che a Savignano è di uso comune dire ‘vado dal Redentór’ per indicare quella bottega, che è diventata nel corso dei decenni un riferimento importante sia per le cantine del territorio sia per i privati”.
Marcello, dopo un’esperienza come designer progettista navale, si è appassionato all’attività della famiglia della moglie, e ha cominciato a lavorarvi dal 2010. Nell’aprile di quest’anno il grande salto: continuare la tradizione di famiglia mettendosi in proprio. L’ambiente eclettico che ci ha accolti e affascinati corrisponde all’anima di questa bottega, ricca di sfaccettature e di potenziali da esplorare.
Con passione e competenza, Marcello ci racconta i diversi filoni del loro lavoro: “prima di tutto, continuiamo la tradizione dell’enotecnica, perciò abbiamo tutto quello che serve per la produzione e la cura del vino e della birra. In questo siamo forti dell’esperienza di famiglia, che dura da oltre 80 anni. Serviamo sia clienti privati che cantine. Interrompiamo diverse volte la chiacchierata per dare modo a Marcello di assistere alcuni viticoltori che arrivano a esporre i loro problemi proprio come quando si va dal dottore. Ricevono consigli, dritte e spiegazioni tecniche. E se ne vanno rincuorati, chi con un pezzo di ricambio per la damigiana, chi con una bustina di bisolfito con scritte sopra a pennarello le istruzioni per il dosaggio. Così che possa riprendere la magia della vinificazione.
Inoltre, un’innovazione importante introdotta da Marcello e Martina, che connota anche fortemente questa attività come artigianale, è quella del riconfezionamento, che avviene nel laboratorio che si trova alle spalle dell’area vendita: “qui possiamo riconfezionare senza manipolazione tutto ciò che è alimentare. Lavoriamo molto, ad esempio, con alberghi e altri esercizi al mare, che vogliono offrire ai loro clienti vino, birra, caffè, cioccolato o altri prodotti personalizzati con il loro brand. Un modo per realizzare degli omaggi originali, ma spesso anche per integrare la propria offerta. Noi selezioniamo prodotti di qualità, studiamo il brand e la grafica, progettiamo il packaging. Insomma possiamo offrire un servizio completo”. Un’idea davvero interessante, che ben si sposa con un concetto innovativo di marketing territoriale, che tende a valorizzare tutto un territorio e che CNA sta cercando di promuovere.
Ma non è finita qui. Da Redentor trova spazio pure la vendita diretta, con vini e birre selezionate, alcuni anche alla spina, e altri prodotti: “ci facciamo guidare da due caratteristiche – racconta Marcello – prima di tutto cerchiamo di scoprire prodotti meno noti, e poi puntiamo a proporre il massimo di qualità al minor prezzo possibile. Naturalmente, per chi preferisce le marche conosciute, abbiamo anche quelle. Ma troviamo molta soddisfazione nel far conoscere dei nomi meno noti che però lavorano molto bene”.
Queste caratteristiche, ad esempio, si trovano nei cesti di Natale proposti, un’ottima soluzione sia    come regali aziendali sia per parenti ed amici. In vista delle feste, saranno disponibili anche due birre a marchio Redentor: la white IPA ad alta fermentazione, e la germanotta a bassa fermentazione. Un’idea originale da far trovare sotto l’albero è anche il kit per la birrificazione casalinga: “in questo ambito a livello territoriale siamo arrivati per primi, ce ne occupiamo dal 2008 e abbiamo una vasta scelta. Abbiamo anche prodotto un kit col nostro brand, che stiamo ora rivedendo dal punto di vista del design e dell’estetica. Quello che possiamo garantire è che poi continuiamo a seguire i nostri clienti con consigli e formazione, perché fare la birra è davvero un’arte!”.
L’estate, complici anche una serie di eventi a tema organizzati nel cortile antistante il negozio, è andata molto bene per Marcello e Martina. E lo stesso auguriamo per la stagione in corso per questa attività interessante, al tempo stesso tradizionale e innovativa.