Il Piano di Azione Locale 2014 – 2020, che interessa 20 comuni della nostra provincia, mette a disposizione circa 10 milioni di euro per sostenere lo sviluppo delle aree rurali, mediante apposite linee progettuali che, per quanto concerne l’imprenditoria extragricola, hanno in buona parte recepito quanto proposto da CNA Forlì-Cesena.

Nella fase di consultazione degli stakeholder, che avrebbe poi portato alla redazione del piano approvato e finanziato dalla regione, CNA Forlì-Cesena aveva puntato su tre direttrici principali, ritenute necessarie per favorire un percorso di sviluppo delle imprese insediate in territori ad evidente gap strutturale:

  • incentivare l’innovazione incrementale, di prodotto e di processo, mediante acquisizione di strumentazione tecnologicamente avanzata;
  • incentivare la sostenibilità e tutela ambientale, l’ammodernamento dei locali e i sistemi di generazione energetica non tradizionali;
  • favorire un incremento dei livelli di sicurezza sul lavoro (adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale).

“Attendiamo di vedere le misure concrete – afferma Roberto Rambaldi, presidente  di CNA Turismo e Commercio Forlì-Cesena – ma già dalle previsioni del Piano, possiamo esprimere soddisfazione relativamente alla scelta dell’ambito tematico prevalente, riguardante lo sviluppo e l’innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali e per quanto concerne gli “obiettivi specifici”, che hanno accolto i nostri suggerimenti” (introduzione di innovazione di prodotto/processo, favorire l’accesso ai mercati, etc….)”.

Come per la precedente programmazione 2007-2013, anche in quella attuale la priorità viene concessa al settore agricolo, in quanto elemento fondamentale dei processi di sviluppo rurale-locale nei territori dell’Appennino ma una grande attenzione si ripropone per le altre componenti produttive.

“Voglio sottolineare – prosegue Rambaldi – che i livelli occupazionali e quelli della ricchezza prodotta, soprattutto in territori definiti deboli, dipendono da uno sviluppo equilibrato di tutto il sistema. In questa accezione, occorre perseguire ogni possibile forma di collaborazione non solo tra imprese dello stesso settore (logica di filiera) ma sempre più tra realtà (sia private ma anche pubbliche) in grado di valorizzare nuove forme di partnership. Ne consegue che come CNA di Forlì-Cesena riteniamo prioritario, oltre che supportare i processi di ammodernamento delle imprese in generale, anche il sostegno alla nascita di attività economiche funzionali alla diversificazione dell’economia locale, con l’obiettivo di creare un modello di sviluppo integrato e multisettoriale”.