Continua la riforma sulle pensioni e proprio dal Governo è in arrivo una proposta per consentire ai lavoratori di anticipare l’uscita dal lavoro. I lavoratori, in possesso di 63 anni e 7 mesi di età (62 anni e 7 mesi le donne), possono aderire al progetto APE, acronimo di Anticipo Pensionistico, e andare in pensione in anticipo a partire dal 1° gennaio 2017. Il progetto si basa su prestiti che il lavoratore dovrà chiedere agli istituti di credito accreditati pagando degli interessi. Prestito e interessi saranno poi restituiti una volta raggiunta l’età pensionabile attraverso delle sottrazioni sulla rata della pensione.

I primi interessati sarebbero, pertanto, i nati a partire dalla seconda metà del 1951 sino al 1953. L’operazione verrà fatta con prestiti, da parte di banche e assicurazioni, attraverso l’Inps, che dovranno poi essere restituiti a rate ventennali dagli interessati.

Ancora non si conoscono bene le fasce di reddito che potranno usufruire dell’aiuto da parte dello Stato, in quanto tutta la riforma pensionistica è ancora allo studio da parte del Governo, e se ne riparlerà a settembre, quando riprenderanno gli incontri con i sindacati. Al momento sono in esame anche gli aiuti per i lavoratori in condizioni di difficoltà (redditi bassi, disoccupati di lungo corso, invalidi ecc…), per i quali lo Stato dovrebbe introdurre una quota per la restituzione del prestito sotto forma di detrazioni, mentre per quelli con redditi medio-alti sarà a carico del lavoratore l’intera somma da restituire.

In fase di studio ci sono anche interventi per i redditi bassi: si prevede l’estensione della quattordicesima, dovrebbe essere innalzata la soglia di reddito che gode della "no tax area", ma tutta la riforma è ancora in fase di analisi ed elaborazione.
Gli uffici di CNA Cittadini, presenti su tutto il territorio provinciale, sono a disposizione per dare tutte le informazioni e gli aggiornamenti agli interessati.