Citata da Dante nella Divina Commedia in un canto del Purgatorio, Castrocaro Terme, stimata stazione termale dalla fine del 1800, dista da Cesena circa 40 km e da Forlì poco più di 10 km. 

Nota per le proprietà benefiche delle acque terapeutiche, Castrocaro risulta sin dal VI secolo a.C. un punto di collegamento culturale tra la Romagna e l’ambiente marchigiano umbro-piceno. Ciò è riscontrabile grazie al ritrovamento di bracciali in bronzo, spille (fibule) e un affibbiaglio per cinturone, tipico degli abiti maschili durante l’età del ferro. Sono oggetti di straordinaria raffinatezza, realizzati da artigiani specializzati che probabilmente operavano 2500 anni fa su una vasta area territoriale compresa tra Bologna e Forlì, oggi conservati presso il Museo Archeologico “A. Santarelli” di Forlì. 

Dopo una invitante colazione tra suggestioni in stile liberty, da non perdere è la visita al complesso architettonico termale in pura tendenza art déco, che dagli anni trenta si erge elegante tra marmi colorati e mattoni iridescenti. 

A pochi minuti a piedi dalle terme si giunge alla Fortezza, collocata con fierezza sulla cresta di una antichissima scogliera di origine preistorica. Punto strategico di avvistamento sin dagli inizi della civiltà, la rupe di appoggio durante il Medioevo segnava il confine che divideva il regno dei Longobardi dai domini bizantini.

A partire dal Mille la Fortezza ha percorso la storia per centinaia di anni, mutando la veste a seconda della proprietà, ma rimanendo un complesso fortificato medievale che, oggi, dopo 300 anni di abbandono viene riportato alla luce per essere ammirato nel suo antico splendore.

Questo territorio profuma di storia e, proseguendo in direzione Forlì, si entra in una vera città fortificata di epoca rinascimentale: Terra del Sole. Sorta per volontà di Cosimo I de’ Medici, Granduca di Toscana, è uno dei pochi centri urbani a vantare una precisa data di fondazione: l’8 dicembre 1564.

Esempio di architettura rinascimentale, la Piazza d’Armi, detta anche Piazza Maggiore, da alcuni anni sede di una prestigiosa manifestazione canora di livello internazionale, è il vero centro cittadino secondo lo schema della “città a misura d’uomo” tracciato da Francesco di Giorgio Martini, architetto e teorico dell’architettura (1439-1501).

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