Per la prima volta, dopo molti anni, le priorità tornano ad essere la crescita e l’occupazione, sostenute da misure che riducono la pressione fiscale e aumentano il reddito disponibile.

Va rilevato tuttavia che, insieme ad alcune misure ampiamente apprezzabili, quali l’esclusione della componente lavoro dalla base imponibile Irap, l’eliminazione dei contributi per i prossimi tre anni per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, e la proroga degli incentivi su ristrutturazioni ed efficienza energetica, rimangono alcune zone d’ombra, con interventi che, purtroppo, risentono dell’esigenza di conciliare gli obiettivi della crescita e del lavoro con il rispetto delle regole di bilancio europee.

Ci riferiamo al nuovo regime forfettario per i professionisti e le piccole imprese, che rischia di portare a un prelievo fiscale più pesante per questi contribuenti, e all’insufficiente intervento sull’Irap per le imprese senza dipendenti.CNA esprime, inoltre, delusione per la mancata correzione dall’8% al 4% della ritenuta d’acconto in edilizia per i lavori di recupero del patrimonio edilizio e di efficientamento energetico e per l’aumento dell’aliquota contributiva per la gestione separata Inps dei professionisti non iscritti agli Ordini.

CNA continua nel suo impegno per fare in modo che queste lacune possano essere colmate a breve con provvedimenti ad hoc in grado di superare queste situazioni. In conclusione: la direzione intrapresa è quella giusta ma occorre più coraggio e attenzione alle piccole medie imprese.