Si sta animando la discussione in merito all’introduzione anche nel comune di Cesenatico dell’imposta di soggiorno. In realtà è un dibattito decennale sul quale sono state costruite persino due campagne elettorali in città e per questo sono state fatte nel tempo scelte che vanno prese in considerazione. Non esiste una pregiudiziale “ideologica” verso l’imposta di soggiorno nello specifico. Piuttosto le nuove risorse devono servire per ottenere altri due risultati:

  • Riequilibrare la pressione fiscale;
  • Pianificare un serio progetto turistico di ampio respiro.

La pressione fiscale è devastante per cittadini e imprese e va ridistribuita. CNA e Confartigianato per questo propongono, per esempio, di intervenire riducendo la pressione dell’IMU sui beni strumentali delle aziende. In sostanza, chiediamo che su capannoni, botteghe, negozi, alberghi che sono utilizzati dai proprietari come strumento di lavoro, sia ridotta la pressione fiscale, in modo che siano anche incentivati gli investimenti.
Ma se l’imposta di soggiorno ha uno scopo che possa anche essere ben digerito dai turisti, è necessario che le risorse che ne derivano siano utilizzate per investire su iniziative, promozioni, infrastrutture per l’accoglienza, pianificando una serie di interventi in un piano pluriennale. Solo così potremmo rilanciare a pieno il nostro ruolo di città turistica, particolarmente vocata ai servizi, nel quadro di una regione che –ricordiamo – è la quarta in Italia come presenze turistiche.
Se vogliamo davvero costruire il futuro del nostro territorio, dobbiamo lavorare in un’ottica di sistema e con investimenti strategici, e in questo senso crediamo sia fondamentale coinvolgere le imprese locali, sia come garanzia di qualità, sia per mettere in moto un circolo virtuoso a favore di tutto il sistema imprenditoriale del nostro territorio.

CNA Area Est Romagna
Confartigianato Cesenatico