L’entrata in vigore della fatturazione elettronica, obbligatoria per tutte le imprese, tra soli nove mesi rischia di arrecare un grave danno al sistema produttivo, in particolare alle imprese di minore dimensione. Per questo ne è indispensabile un rinvio.

Questo, in sintesi, è il risultato dei lavori della Commissione nazionale di 19 esperti, costituita da CNA, con l’obiettivo di studiare i problemi che derivano dalla introduzione della fatturazione elettronica e di individuare una soluzione ottimale per le imprese e per le istituzioni. Della commissione di esperti fa parte Maurizio Zoli, responsabile del Servizio fiscale di CNA Forlì-Cesena.

La Commissione ha messo in luce i pesanti rischi dell’appuntamento del primo gennaio 2019 e non ritiene una scelta saggia, l’avvio del sistema senza farlo precedere da un periodo adeguato di sperimentazione e di test rigorosi e controllati, concordati e condivisi con le grandi associazioni di rappresentanza delle imprese. Va scongiurato, prima di tutto, il rischio che il sistema si blocchi rendendo impossibile l’arrivo a destinazione delle fatture ed il relativo incasso.

Per fornire una sintesi dimensionale di questa novità e prendendo in considerazione le sole imprese con servizio fiscale in CNA Forlì-Cesena, abbiamo ad oggi 286 aziende che già adottano la fattura elettronica ma si arriverà a circa 3.300, al momento della sua introduzione.

Unitamente all’avvio graduale, occorre eliminare da queste procedure la firma elettronica, riducendo al minimo le informazioni necessarie alla compilazione corretta e completa della fattura. Su richiesta delle imprese, inoltre, lo Sdi (Servizio di interscambio digitale dell’Agenzia delle Entrate) dovrà trasmettere le fatture anche agli intermediari e fornire gratuitamente il servizio di archiviazione elettronica delle fatture, per tutti i fini fiscali e civilistici.

“Non solo rinvio – afferma Maurizio Zoli, responsabile Servizio fiscale di CNA Forlì-Cesena e membro della commissione nazionale di esperti – ma abbiamo chiesto anche ulteriori semplificazioni  contestuali alla sua entrata in vigore: eliminazione dello split payment, del reverse charge e dell’obbligo di comunicazione dei dati delle liquidazioni Iva; innalzamento del limite da cui scatta l’obbligo di apposizione del visto di conformità, per poter compensare i crediti fiscali da 5mila a 50mila euro; effettuazione dei rimborsi Iva, entro tre mesi dalla presentazione della dichiarazione annuale; riduzione in maniera consistente della ritenuta dell’8% sui bonifici relativi a spese per lavori edili, per cui si rende applicabile la detrazione fiscale”.

Per approfondimenti:
Maurizio Zoli tel. 0543 770325 | email maurizio.zoli@cnafc.it