Si conferma nazionale ed internazionale l’evento che mostra l’arte della forgiatura organizzato in occasione della fiera di Santa Lucia. Anche quest’anno sono più di trenta i maestri forgiatori e non smettono di incuriosire le persone che hanno partecipato alla fiera di Santa Lucia a Savignano sul Rubicone. Provengono da tutta Italia, con una tradizione quasi decennale che si consolida, con il contributo di una compagine di forgiatori arrivati apposta dalla Repubblica Ceca. Sono i fabbri artisti “attirati” da Davide Caprili, ormai noto artigiano-artista di Savignano, che si riconoscono nel gruppo “Fabbri nell’anima”.

Nello spazio, questa volta ricavato in Piazza Amati, i fabbri hanno dato vita all’ormai tradizionale dimostrazione dilavoro tradizionale artigiano. Sono diventati un appuntamento fisso, talmente integrato nella fiera e nella città, che i residenti della Piazza si affacciano dalla finestra, chiedendo loro se vogliono il caffè. Perché chi passa, con le temperature di questi giorni, si chiede cosa li spinga a rimanere al freddo a battere il ferro per tutte quelle ore.

“Siamo tutti volontari – sorride Davide Caprili, organizzatore dell’evento e presidente di CNA Artistico Tradizionale Forlì-Cesena – e per noi il freddo è un problema relativo, perché il nostro lavoro, come quello di molti artigiani, trova tutte le energie necessarie a partire dalla passione e dal desiderio di “fare”.

Infatti, come ogni anno, l’attività dei “Fabbri nell’anima” non è fine a se stessa. Continua la tradizione di sviluppare, davanti agli occhi degli avventori ammirati, un progetto specifico dall’anima di ferro al risultato finale. Il progetto 2018 ha visto la realizzazione di una Caveja a grandezza naturale, ispirata però al gonfalone della città di Savignano.

“Uniremo – prosegue Caprili – la tradizione del ferro battuto, che si innova comunque continuamente come tutti i lavori tradizionali, alla modernità dei tempi, alla simbologia storica della nostra città e della Romagna, per mettere a disposizione un oggetto simbolico, per gli eventi della città che richiamano la nostra cultura e la nostra tradizione”.

“Continuiamo a sostenere queste iniziative – nota Marco Gasperini presidente di CNA Est Romagna – con grande orgoglio. Dietro alla conoscenza artigiana, di cui i fabbri probabilmente fanno uno dei lavori più tangibili nel risultato, ci sta la conoscenza, che nasce dalla storia e dalla tradizione che caratterizza il nostro territorio, accomunata alla modernità. Un patrimonio che “fa la differenza” e che dobbiamo insieme valorizzare in tutti i modi”.