Si è tenuto ieri, presso la Direzione di CNA Forlì-Cesena, un incontro della presidenza provinciale di CNA, e di quelle delle due aree territoriali Forlì città e Colline forlivesi, con il presidente dell’Unione dei comuni della Romagna Forlivese, Giorgio Frassineti.

Nel suo intervento di apertura Lorenzo Zanotti, presidente provinciale di CNA, ha evidenziato come l’incontro si collochi all’interno di un più ampio contesto di confronto con tutti gli attori istituzionali del territorio, al fine di avviare una nuova stagione di collaborazione sulle principali tematiche che investono il sistema imprenditoriale, dalla questione degli appalti, alla programmazione territoriale e alle politiche integrate in materia di turismo.

Davide Prati, responsabile area Forlì città, ha poi “fotografato” CNA sul territorio di competenza dell’unione (15 comuni): dati importanti, considerando che quasi il 25% delle imprese ha come riferimento CNA e che queste imprese occupano il 24% degli addetti (esclusa l’agricoltura). Altalenante la situazione congiunturale: dopo un calo sensibile nel numero delle imprese nel periodo 2011/2017, -6,9%, rispetto al 2016 la situazione si stabilizza, -0,29% e gli addetti tornano a crescere dell’1,10%.

Sono poi state presentate le tre priorità che CNA ritiene possano trovare nell’Unione un efficace interlocutore.
Monica Sartini, presidente di CNA Forlì città ha proposto, in tema di appalti, la condivisione delle finalità del protocollo con tutti i comuni dell’Unione e la costituzione di un gruppo di lavoro con competenze sull’ambito territoriale coperto dalla centrale unica di committenza.
Mauro Turchi, presidente dell’area Colline forlivesi, ha invece posto l’accento sulla necessità di costituire un unico ufficio di piano, per approvare e gestire il PUG (Piano Urbanistico Generale) e di uniformare sul territorio, per ragioni di semplicità, i vari regolamenti esistenti per le attività produttive.
Infine, il tema dell’integrazione delle politiche turistiche, affrontato da Francesco Ferro, vice-presidente provinciale, che ha sottolineato come si sia in presenza di grandi carenze che occorre colmare; il territorio ha tutto per attrarre ma ha debole organizzazione e numeri non eclatanti, per presenze e arrivi. Si chiede quindi all’Unione di coordinare le attività turistiche del proprio territorio, anche perché con l’istituzione di Destinazione Romagna si corre il rischio di passare in secondo piano.

Nel suo intervento, Frassineti ha sostenuto la necessità di rilanciare il ruolo dell’Unione e di ripensarne l’organizzazione, in quanto la prospettiva che essa deve darsi è quella di superare l’impasse che la caratterizza da un paio di anni. Ha ricordato le difficoltà legate alla lentezza della burocrazia e quelle derivanti da una struttura tecnica deficitaria, ma anche che queste cose non devono rappresentare un alibi.
La legge sul turismo e quella sull’urbanistica sono normative di spessore che devono trovare applicazione.
Alla fine, Frassineti ha formalmente invitato CNA ad una prossima giunta dell’Unione, per presentare a tutti i sindaci le proprie proposte.