Sono diminuiti ma pur sempre 520 al giorno! Sono i furti nelle abitazioni denunciati dai danneggiati; di questi solo 3 denunce su 100 vanno a buon fine e viene da chiedersi cosa succederebbe se non fossimo, tutto sommato, un paese “blindato”.

Da una ricerca del Censis, infatti, emerge che i cittadini hanno investito tanto per ridurre i rischi di intrusioni indesiderate: il 66,5% delle famiglie ha installato una porta blindata, il 42% un sistema d’allarme, il 33,5% inferriate a porte e/o finestre ed il 31%, infissi, vetri antintrusione e telecamere.

Questi numeri, secondo una indagine di CNA Installazione e Impianti, sono destinati ad aumentare, per via della numerosa utenza ancora sprovvista di sistemi di difesa e della innovazione tecnologica che attualmente è presente sul mercato. Un mercato, quindi, appetibile, con un fatturato che ha superato i 5 miliardi di euro e che conta circa 10mila imprese.

“Abbiamo visto che sulla sicurezza – afferma Enrico Villa, responsabile di CNA Installazione e impianti Forlì-Cesena – il cliente non lesina e spesso scopre che il costo di un buon sistema è inferiore alle sue previsioni. Certamente non è questa la sede per indicare i costi degli impianti, che dipendono da molti fattori come le dimensioni dell’abitazione e la qualità delle apparecchiature.

Posso però formulare un consiglio dettato dal buonsenso, come non diffondere attraverso i social l’assenza da casa nel periodo delle vacanze e suggerire di installare apparecchi antifurto aggiornati sotto il profilo tecnologico e prestazionale e, soprattutto, di rivolgersi ad installatori abilitati dei quali potersi fidare ciecamente, tanto per professionalità, quanto per onestà”.

La nostra provincia non brilla certo in sicurezza: i furti nelle abitazioni sono calati del 13,9% nel 2018 ma con 1.858 denunce l’anno, che significa 471, 35 denunce ogni 100.000 abitanti, ci collochiamo al 17° posto a livello nazionale ed al 4° in regione.

Per approfondimenti:
Enrico Villa | tel. 0543 770315 | email enrico.villa@cnafc.it